ANCONA - «Stiamo lavorando seriamente sul programma. Il presidente lo sceglieremo insieme, senza preclusioni, dopo aver condiviso gli obiettivi e le scelte per raggiungerli, con...
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«La nube che ha avvolto l'azione del governo regionale si sta dissipando - continua Ceroni - e fa emergere una situazione economica che definire drammatica è un eufemismo. Per anni abbiamo segnalato, sottolineato, suggerito, gridato, ma inutilmente. Sono stati sordi a ogni nostra proposta, a ogni nostro suggerimento perchè erano impegnati nella sotterranea guerra per la spartizione del potere e delle poltrone».
«Oggi - prosegue Ceroni - sono chiare le difficoltà nelle quali si sono trovati a lavorare prima D'Ambrosio e poi Spacca. Evito di ricordare i nomi, ma il numero di assessori che sono stati avvicendati, fatti fuori, in questi anni è davvero impressionante e indicativo delle lacerazioni interne alla maggioranza e delle faide che si sono consumate. La 'decapitazionè di Spacca è emblematica, come è sotto gli occhi di tutti la guerriglia in atto per la successione. Sui problemi che sta vivendo la nostra regione e sulle possibili soluzioni, silenzio assoluto. La nostra unica fortuna è che i marchigiani sono persone oneste, laboriose, dinamiche e grazie alla loro tenacia, sono riusciti con tanti sacrifici a mantenere in piedi la baracca, altrimenti la nostra regione si troverebbe oggi in condizioni economiche ancora peggiori, con parametri da profondo Sud».
«Il governo della Regione Marche in questi anni è stato assolutamente fallimentare, è urgente - conclude - un drastico cambiamento, noi ci siamo, chi vuole dare una mano si faccia avanti».
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Corriere Adriatico