Marche, cala l’export negli Usa ma ci salva la Francia. E il calzaturiero vola

Marche, cala l’export negli Usa ma ci salva la Francia. E il calzaturiero vola
ANCONA Cambia la geografia marchigiana dell’export, che dopo l’anno record del 2022, ha tenuto botta anche nei primi 9 mesi del 2023, centrando un ulteriore margine di...

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ANCONA Cambia la geografia marchigiana dell’export, che dopo l’anno record del 2022, ha tenuto botta anche nei primi 9 mesi del 2023, centrando un ulteriore margine di crescita pari al 2,3% (sopra la media nazionale dello 0,4%), che si traduce in 3,6 miliardi di euro.

La caduta libera delle esportazioni in Paesi che fin qui avevano guardato con interesse ai nostri prodotti, quali gli Stati Uniti (-16,7%, dato che risente in parte della debolezza del dollaro sull’euro) e la Cina (-35,9%), è compensata dall’impennata della Francia (+60 milioni di euro, pari al +14,3% tendenziale) e dalle ottime performance in Turchia (+28 milioni di euro; +47,2%) e Taiwan (+19 milioni di euro; +147,1%).

 

I settori

La Russia, inoltre, fa segnare uno scatto in avanti di 23 milioni di euro (+23,8%) che mette le ali in particolare al distretto del calzaturiero di Fermo, il primo della regione per volume di merci esportate pari a un miliardo e 276 milioni di euro nei primi nove mesi (+2,5% sul 2022 e +10,1% rispetto al pre-Covid).

A tracciare la mappa disegnata dai distretti industriali marchigiani è la direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, che registra il trend positivo generale tra gennaio e settembre nonostante la battuta d’arresto del terzo trimestre (-7,7%) con la quale si è interrotta una serie positiva andata avanti per 10 trimestri. Ma non tutti i settori procedono alla stessa velocità. Partiamo dal miglior performer: il distretto del calzaturiero che ha nel Fermano il suo quartier generale rivede la luce dopo aver attraversato il tunnel oscuro iniziato con il biennio della pandemia e proseguito con la guerra russo-ucraina. E non solo si è rimesso in piedi, ma è tornato a correre. I cali delle esportazioni registrati in Cina (-42,5%), Stati Uniti (-13,1%) e Germania (-5%) sono stati più che compensati dagli incrementi di Francia (+19,1%) e Federazione russa (+43,2%).

Le prospettive

E non sono da trascurare le performance particolarmente brillanti del Kirghizistan (+195,4%), di Taiwan (+147,1%) e del Kazakistan (+49%), mercati ancora poco battuti ma su cui i prodotti made in Marche hanno più di una chance di fare breccia. Gli ottimi risultati del calzaturiero si portano dietro anche quelli ampiamente positivi dell’abbigliamento marchigiano, che non avevano ancora risentito della battuta d’arresto del comparto moda arrivata tra fine 2023 e inizio 2024. In questo caso, la crescita è del 14,5% rispetto ai primi 9 mesi del 2022 e si conferma l’allontanamento del mercato cinese, che flette del 35%. Ma il nostro distretto dell’abbigliamento guarda altrove e centra l’obiettivo in Francia (+21%), Germania (+16,7%), Stati Uniti (+16,2%) e Russia (+20,3%).

La pelletteria di Tolentino registra un significativo aumento del 17% rispetto al 2022, all’interno del quale spicca ancora una volta la Francia (+63,3%), ma danno un bel contributo anche Germania (+44,1%) e Regno Unito (+32,1%). Va molto bene anche la Jeans valley del Montefeltro - con un upgrade pari a +21,2% - che trova in Francia e Spagna i suoi mercati di riferimento. Buon piazzamento anche per il distretto delle macchine utensili e del legno di Pesaro (+5,9%) e per quello degli strumenti musicali di Castelfidardo (+4,9%). Poi arrivano le note dolenti: negativa la performance per il Cartario di Fabriano, che con 188,3 milioni di euro, nei primi 9 mesi del 2023, segna un -16% rispetto allo stesso periodo del 2022, pur rimanendo sopra i livelli pre-Covid del 5,7%.

Sulla dinamica di settore pesa anche il diffuso fenomeno di riduzione delle scorte accumulate nel 2022 da parte dei clienti delle aziende distrettuali, previsto però in esaurimento nei prossimi mesi. Contrazione del 4,2% anche per il distretto delle cappe aspiranti ed elettrodomestici di Fabriano). Qualche ombra in un quadro in generale positivo, che però mostra già i primi segni di flessione.

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Corriere Adriatico