ANCONA - Il nemico più subdolo non ha pietà nemmeno di creature indifese. È ricoverato nella Rianimazione del Salesi il primo neonato marchigiano positivo al...
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«L’ho voluta fortemente e il direttore generale Michele Caporossi è subito venuto incontro alla mia richiesta - spiega Simonini -. Il neonato sta bene e viene sottoposto a monitoraggio per valutare l’evoluzione di una situazione che non conosciamo, ma che osserviamo con metodiche non invasive, perché sono pochissimi i casi simili: ne sono stati descritti 19 in Cina e nessuno ha avuto complicazioni. I bambini, infatti, pur essendo per lo più asintomatici, possono essere portatori sani. Non appena abbiamo avuto il sospetto, abbiamo adottato tutte le misure di sicurezza e un protocollo di gestione del paziente concordato con la direzione medico-ospedaliera. Nel nostro reparto, una Rianimazione aperta, avevamo già reso più severe le regole d’accesso». Al Salesi sono scattate le misure per il monitoraggio del personale che può essere entrato in contatto con il neonato.
E ieri si è consumata l’ennesima, tragica giornata. Il Covid ha fatto altre tre vittime della provincia di Ancona di cui due all’Inrca: un 82enne falconarese che non soffriva di altre patologie e un 83enne anconetano, oltre a un 90enne osimano ricoverato all’Inrca di Osimo. È sempre più allarme rosso all’ospedale di Torrette: 4 piani su 6 sono stati adibiti, in buona parte, alla cura dei pazienti Covid, ma i circa 180 posti letto dedicati sono quasi esauriti. È una carovana continua di ambulanze dal Pesarese e dalla provincia, rischiano di esplodere il Pronto soccorso e la Medicina d’urgenza, dove ieri alle 18 c’erano 49 persone in attesa. A mezzogiorno i pazienti Covid ricoverati erano 162, saliti a quasi 180 nel pomeriggio, inclusi quelli ospitati nell’ospedale da campo, già sold-out. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico