"Tratto maledetto" dell'A14, Acquaroli scrive ad Autostrade: «Gravi disagi, attenzione ai cantieri»

"Tratto maledetto" dell'A14, Acquaroli scrive ad Autostrade: «Gravi disagi, attenzione ai cantieri»
ANCONA - Il "tratto maledetto" dell'autostrada A14 è un'ombra sulla ripartenza, turistica e produttiva, post Covid. I primi segnali di disagio dopo estati...

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ANCONA - Il "tratto maledetto" dell'autostrada A14 è un'ombra sulla ripartenza, turistica e produttiva, post Covid. I primi segnali di disagio dopo estati durissime con code e rallentamenti dovuti ai cantieri, anche quest'anno i soliti problemi hanno comincato a riaffacciarsi. Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha inviato ieri una lettera all’amministratore delegato di Società Autostrade per l’Italia  Roberto Tomasi per richiedere un  incontro sui lavori estivi del tratto marchigiano della A14 al fine di ridurre i disagi alla mobilità.

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“Porto alla Sua attenzione – si legge nella missiva -  la grave criticità del flusso veicolare che interessa il tratto A14 nel Sud delle Marche, tra Porto Sant’Elpidio e Fermo-Porto San Giorgio e tra Pedaso e Grottammare, in conseguenza dei lavori in corso. Pur consapevoli che la criticità è collegata alle improrogabili attività di consolidamento delle gallerie, conseguenti alle verifiche pianificate con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, si chiede un incontro al fine di valutare le modalità e le misure più efficaci da intraprendere per ridurre al minimo i disagi nella mobilità di cittadini e turisti, lavoratori e imprese. Il tratto interessato, infatti, è percorso quotidianamente da pendolari e lavoratori di imprese. I disagi interessano anche le aree limitrofe dei Comuni lungo la fascia costiera, dove si riversano i veicoli in cerca di vie alternative, con evidenti situazioni di congestione. I lavori rischiano di impattare negativamente anche sul settore turistico, sul quale stiamo puntando per il rilancio economico nell’attuale fase di ripresa post pandemia”.


L’incontro sarà anche occasione per monitorare il rispetto dei tempi previsti dal cronoprogramma dei lavori.

 

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Corriere Adriatico