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ANCONA - Tra le strategie che valicano i confini regionali e guardano alla dimensione più europea, c’è anche quella della Macroregione Adriatico Ionica, un progetto che vede coinvolti 10 Paesi, di cui quattro Stati membri dell’Unione europea (Italia, Grecia, Slovenia e Croazia) e cinque (Serbia, Montenegro, Albania, Bosnia-Erzegovina, Nord Macedonia e San Marino) extra-UE. Vessillo della giunta Spacca, la Macroregione è passata un po’ in secondo piano durante la legislatura a guida Ceriscioli.
Dalla sua istituzione nel 2014, qualche passo avanti è stato fatto, ma la strategia non ha mai del tutto ingranato la marcia giusta.
Il riconoscimento
La richiesta ufficiale di estensione del progetto è stata notificata alla Regione Marche in data 28 gennaio 2022. Considerata la proroga, il progetto Facility Point terminerà il 31 agosto 2023 e la Regione Marche disporrà di un budget complessivo di 3.553.099 euro. Questa integrazione è stata accordata - specifica il documento - in quanto le Marche rappresentano il partner di progetto più virtuoso. Tutto ciò dimostra un ruolo attivo della Regione Marche in qualità di Italian Project Partner del progetto, sia a livello di macroregione che nazionale». A piccoli passi, ma nella direzione giusta quindi, nonostante i risultati che si sperava di ottenere con questa strategia non si siano ancora visti. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico