Poche Marche anche negli atti dei 5 senatori eletti in regione, con Castelli commissario alla Ricostruzione

Poche Marche anche negli atti dei 5 senatori eletti in regione, con Castelli commissario alla Ricostruzione
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ANCONA  - A far compagnia ai colleghi della Camera, nell’altra Aula del Parlamento ci sono i cinque senatori usciti dalle urne marchigiane lo scorso 25 settembre. Anche qui, lo spirito d’iniziativa dei nostri rappresentanti nel presentare atti appare un po’ sbiadito. Quello che ne ha mostrato di più è il presidente nazionale dell’Udc Antonio De Poli, vicentino eletto nel collegio uninominale Marche nord. 

 


Gli atti


Sette disegni di legge da primo firmatario - tra cui quello per la Riforma della legislazione speciale per la salvaguardia di Venezia e della sua laguna - un’interrogazione su una strada di Padova e una sulle risorse alla Questura di Pesaro Urbino. Due punti per il Veneto, uno per le Marche, insomma.

Altro catapultato, questa volta da Brindisi, il commissario regionale del Pd Alberto Losacco ha fin qui co-firmato cinque disegni di legge e cinque interrogazioni di altri colleghi, non correlate con le Marche. Se i due senatori eletti nella nostra regione da forestieri hanno già un’esperienza parlamentare alle spalle, i marchigiani Elena Leonardi e Guido Castelli - entrambi sotto l’egida di Fratelli d’Italia - sono invece alle prime armi. Cosa che non ha comunque impedito all’ex assessore regionale ed ex sindaco di Ascoli di spuntarla come commissario straordinario alla Ricostruzione, subentrando a Giovanni Legnini.

A livello di iniziativa legislativa in Senato, tuttavia, l’attività è stata piuttosto ridotta. Castelli è co-firmatario di tre disegni di legge presentati da altri colleghi di maggioranza - tra cui quelli per l’Istituzione della giornata nazionale dei figli d’Italia e per la Disciplina del volo da diporto e sportivo - e di una mozione contro il cibo sintetico.

Poche Marche anche negli atti della Leonardi, che ha co-firmato sei disegni di legge e due mozioni. Tre mesi - ad onor del vero, in buona parte occupati dall’iter per la Legge di Bilancio - non sono bastati per completare il rodaggio. Chiude l’elenco dei cinque senatori l’ascolano Roberto Cataldi del Movimento 5 Stelle. Anche per lui, come per il collega pentastellato alla Camera Giorgio Fede, si tratta di una riconferma in Parlamento. E infatti, conoscendo meglio la macchina istituzionale, deposita qualche atto in più rispetto agli altri due senatori marchigiani. Nello specifico, è primo firmatario di un’interrogazione a risposta orale sul Superbonus 110% e co-firmatario di quattro disegni di legge, uno dei quali sulle Disposizioni per il completamento e l’aggiornamento della cartografia geologica e geotematica d’Italia. 

 

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Corriere Adriatico