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ANCONA - Sarà ancora l’imprenditore fermano Stefano Violoni a guidare per il prossimo biennio i costruttori edili marchigiani. Il titolare della Violoni Imprese Generali di Altidona, è stato riconfermato all’unanimità dall’assemblea di Ance Marche presidente dell’Associazione di categoria.
«Il nostro è un settore silenzioso, fatto da migliaia di cantieri diffusi sull’intero territorio regionale – sottolinea il presidente -, la cui attività contribuisce per il 7,4% al Pil delle Marche: significa che siamo essenziali per l’economia del territorio. Contemporaneamente, rappresentiamo potenzialmente uno dei settori con il più alto indice di sviluppo, avendo davanti a noi i progetti del Pnrr, sia pure nella sua rimodulazione, della ricostruzione post sisma, ulteriormente accelerata, e le sfide della sostenibilità, che ci impongono di trovare nuove soluzioni di progettazione e di realizzazione dei manufatti».
Le occasioni
Il presidente confermato dà voce alla richiesta dei costruttori di «sfruttare a pieno le risorse disponibili, perché sono occasioni straordinarie che abbiamo davanti» e di «partecipare attivamente alla stesura della nuova legge urbanistica delle Marche, perché - a trent’anni di distanza da quella che oggi è ancora in corso - tenga conto dei profondi cambiamenti delle nostre comunità, del territorio e delle rinnovate necessità delle imprese edili».
Violoni, che resterà in carica fino al 2025, ripercorre i suoi primi due anni di presidenza Ance Marche. «Sono stati complessi, perché il settore usciva dalla pandemia, che ha cancellato decine di aziende e centinaia di lavoratori specializzati, per via della pesantissima contrazione degli investimenti privati.
Impegno pubblico
Per questo il presidente di Ance Marche rinnova la richiesta di «un impegno delle pubbliche amministrazioni a sostenere, incentivare e realizzare le attività di riqualificazione urbana, la messa in sicurezza degli edifici pubblici e l’efficientamento energetico». Un orizzonte che incrocia le nuove direttrici sulle quali si stanno già muovendo i costruttori marchigiani: «La realizzazione di nuovi immobili dovrà essere concepita secondo criteri che privilegino il ‘consumo zero’ di suolo e consentano l’autonomia energetica, il risparmio e il contenimento dell’utilizzo di materiali non riciclabili, fino al loro azzeramento».
«Ed è per tutte queste ragioni - conclude il presidente Violoni – che pensiamo che sia fondamentale come Ance dare il massimo supporto delle scelte che la Regione Marche si appresta a fare in direzione di uno sviluppo armonico e sostenibile del territorio, che però sia giusto ed equo anche per chi, come le nostre aziende, questo sviluppo dovrà realizzarlo». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico