Cena elettorale durante l'alluvione, Acquaroli: «In Sala operativa appena ho saputo»

ANCONA - Il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli, è stato accusato di aver partecipato ad una cena elettorale mentre parte della regione, in particolare zone...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA - Il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli, è stato accusato di aver partecipato ad una cena elettorale mentre parte della regione, in particolare zone dell'entrtoerra Anconetano e Pesarese, veniva devastata dall'alluvione. Un'accusa che il governatore non rigetta ma "corregge" con un un lungo post su Facebook, corredato da una foto che lo ritrare nella Sala operativa della Protezione civile. Che ha raggiunto appena saputo quanto stava succedendo. Con un commento ironico:  "Ebbene sì, ammetto che non ho poteri di veggenza e che prima di essere allertato, ignaro di quanto stesse accadendo, partecipavo come da programma ad un evento che ho subito abbandonato nel momento in cui i miei collaboratori mi hanno avvertito"

 

Alluvione senza fondo, Acquaroli: «Serve un piano nazionale anti dissesto. Le risorse della Regione non bastano. Plafond da 2 milioni perle imprese»

"Come avrete notato - recita il post di Francesco Acquaroli -, in questi giorni non ho mai pubblicato foto di alcun genere perché ritengo che gli eventi drammatici che stanno colpendo la comunità marchigiana non debbano essere oggetto di spettacolarizzazione. Oggi però mi vedo costretto a pubblicare questa foto scattata nel corso di una riunione nella Sala operativa della protezione civile regionale, intorno alle 23,30 del giorno 15. Lo faccio adesso perché su alcuna stampa nazionale gira la notizia che io abbia trascorso la serata a cena, mentre stava succedendo il finimondo nella nostra Regione. Ebbene sì, ammetto che non ho poteri di veggenza e che prima di essere allertato, ignaro di quanto stesse accadendo, partecipavo come da programma ad un evento che ho subito abbandonato nel momento in cui i miei collaboratori mi hanno avvertito. Ho ritenuto doveroso a questo punto raccontare alla comunità marchigiana come sono andate le cose, rispetto a chi sta utilizzando questo dramma per altre finalità.

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico