Aeroporto, allarme della Cisl "Declassamento in arrivo"

Aeroporto, allarme della Cisl "Declassamento in arrivo"
ANCONA - Allarme sulle sorti dell'aeroporto delle Marche. «L'aeroporto di Ancona Falconara è stato inserito...

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ANCONA - Allarme sulle sorti dell'aeroporto delle Marche.




«L'aeroporto di Ancona Falconara è stato inserito dall'Enav (Ente Nazionale Assistenza al Volo) nel gruppo di aeroporti 'a basso traffico' insieme a Perugia, Grottaglie, Lampedusa, Brescia, e altri, e su tale premessa è stato avviato un programma di ristrutturazione interna con riduzioni di costi, di apparati tecnologici e di personale».



A lanciare l'allarme è la Fit Cisl delle Marche. Il ridimensionamento, oltre a «deprimere fortemente le speranze di sviluppo del territorio, minare il nuovo piano industriale della società di gestione Aerdorica e il progetto della Regione Marche, intenzionata ad investire circa 20 milioni di euro con l'obiettivo di raddoppiare in cinque anni volumi di passeggeri e merci», potrebbe «inibire le aspettative di sviluppo legate al progetto della Macroregione Adriatico-Ionica».



Roberto Ascani e Marco Ferracuti della Cisl ricordano che l'Enav «ha avviato un ulteriore programma di dismissione di importanti ausili tecnologici per la fornitura dei servizi alla navigazione aerea nell'aeroporto di Ancona Falconara (o meglio dell'Aeroporto delle Marche).



Nello specifico - aggiungono - vengono dismessi l'Atis, il servizio automatico di trasmissione delle informazioni utili al pilota per acquisire in modo aggiornato e continuativo i dati meteorologici per l'atterraggio e decollo, fondamentale in caso di condizioni meteo marginali; l'apparato di emergenza delle frequenze di comunicazione; il sistema meteo di riserva che gestisce l'acquisizione e distribuzione di dati temperatura, umidità dell'aria, pressione, vento.



La dismissione di questi apparati - insistono i due rappresentanti sindacali - non comporterebbe nemmeno risparmi economici evidenti, in quanto necessitano di una manutenzione trimestrale o semestrale, svolta da personale tecnico già presente in loco e tra l'altro già ridimensionato».



A ciò «si aggiunge il piano di ristrutturazione dell'Enav che prevede che i controllori di volo e gli osservatori meteo 'esperti' vengano trasferiti negli aeroporti maggiori e sostituiti, in quantità numericamente ridotta, da personale neoassunto, abilitato a entrambe le funzioni».



Cisl e Fit Cisl si chiedono «quali garanzie di sviluppo e di mantenimento di livelli di standard di sicurezza si possono assicurare per il futuro, quando, invece di procedere al potenziamento tecnologico-infrastrutturale, si dismettono importanti apparati di sicurezza e si trasferiscono alte professionalità in altri aeroporti».



Il sindacato chiede «alle istituzioni politiche interessate, in particolare alla Regione Marche, e a tutti gli interlocutori economici, di intervenire con gli interlocutori nazionali legittimati affinchè si possa arrestare questo lento e graduale declino di una infrastruttura imprescindibile e fondamentale per l'economia di tutto il territorio regionale».



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Corriere Adriatico