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ANCONA - Una notizia buona ed una cattiva. Partiamo dalla cattiva: il progetto del polo logistico da 66 mila metri quadri targato Amazon, da realizzare nell’area dell’interporto di Jesi, non si farà nel 2023. Ormai è ufficiale ed a certificare la pietra tombale sul prossimo anno è il neo presidente del consiglio di amministrazione di Interporto, Massimo Stronati, che ieri ha ricostruito la vicenda di fronte alle commissioni II e III del Consiglio regionale.
Per ora, la multinazionale americana (infastidita dalle lungaggini che hanno caratterizzato l’iter negli ultimi due anni circa) preferisce restare alla finestra, cercando di vedere se tutti i tasselli si metteranno al loro posto e se - solo a quel punto -, sia il caso di confermare l’interesse sulla Bassa Vallesina, ma comunque non prima del 2024. In questo scenario molto opaco, si innesta però la buona notizia: Scannell - il general contractor del colosso dell’e commerce - ed Interporto stanno portando avanti le trattative per chiudere il contratto da 6 milioni di euro per la cessione dei diritti edificatori.
Fonti vicine a Scannell fanno infatti sapere che si sta lavorando alacremente con un team tecnico legale ed entro luglio si capirà se la partita potrà ancora essere giocata.
Aggiusta così il tiro rispetto a quanto avrebbe detto nell’audizione congiunta delle commissioni consiliari - e riportato dai consiglieri dem - in merito al trasferimento del polo logistico a Valencia ed al ridimensionamento dell’eventuale progetto da realizzare nello jesino: «Scannell vuole riaprire le trattative con Amazon e ha detto che ci sono buoni presupposti. Il progetto che dovevano fare da noi nel 2023, verrà realizzato da un’altra parte, ma stiamo lavorando per portare a casa il polo logistico nel 2024». Sulla vicenda, la Regione preferisce per ora restare in silenzio: il governatore Francesco Acquaroli vuole comprendere come stanno le cose, prima di commentare.
Cala invece la scure il capogruppo del Partito democratico Maurizio Mangialardi: «purtroppo siamo stati fin troppo facili profeti. L’audizione in commissione del presidente Stronati ha confermato quanto da mesi il Pd andava denunciando e sancito un fatto politico enorme, destinato a lasciare un indelebile segno negativo sul nostro territorio: grazie all’inadeguatezza della giunta Acquaroli e della giunta Bacci è sfumato uno dei più importanti investimenti degli ultimi decenni. E che a certificare questa inadeguatezza - prosegue - sia stato proprio il presidente dell’Interporto appena nominato dallo stesso Acquaroli, credo rappresenti una pietra tombale sulla credibilità della giunta regionale». Il presidente della III commissione Andrea Putzu, ha invece posto l’accento sull’importanza di «procedere su Amazon, sviluppando il potenziamento di Interporto. Siamo disponibili a condividere tutte le azioni che vorranno essere messe in campo».Solo il tempo potrà dire se le buone intenzioni basteranno.
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