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ANCONA Non solo l’anno più caldo degli ultimi 63 anni, da quando nelle Marche esiste una rete di rilevazione statistica, ma addirittura il ‘23 passerà alla storia della meteorologia come l’anno con la temperatura media più elevata dal 1800, per analogia con quanto rilevato a livello nazionale dal Cnr su una serie storica di 223 anni. Nella nostra regione la temperatura media annua è stata di 15,4°C, superiore di ben 1,5°C rispetto al valore del trentennio 1991-2020. Le Marche si sono riscaldate di più rispetto alla media nazionale, stimata dal Cnr a + 1,14 °C rispetto alla serie storica.
Un altro primato
Dati che emergono da un report dedicato dall’agenzia regionale Amap (ex Assam) all’andamento climatico nelle Marche.
Anche il 2024 sembra seguire questo trend, visto che anche a gennaio la temperatura media regionale (per ora 7,9°C) è 2,7 gradi sopra la media. Negli ultimi giorni ci sono state temperature primaverili, anche se per il prossimo weekend è prevista sulle Marche un’irruzione di aria artica con gelate nell’entroterra e possibili nevicate a quote alto-collinari.
La tendenza
Ma il dato di tendenza non cambia, e l’anno scorso le temperature sono state anomale in tutte le stagioni. L’inverno «è stato il quarto consecutivo più caldo della norma, con la temperatura media (7,3°C) superiore di +1,6°C alla media». A differenza dei due anni precedenti, nel 2023 la primavera è stata più calda del normale: 12,9°C, + 0,3°C della media storica del trentennio. E per il settimo anno consecutivo l’estate è risultata più calda del normale, con una temperatura media di 24°C (+1,3). Idem per l'autunno, da caldo record. «La media regionale di 17,4°C - osserva Amap - è un valore fuori scala in quanto si distanzia di oltre tre deviazioni standard dalla media del trentennio (14,4°C)». Nonostante il caldo, il 2023 ha sofferto meno la siccità. «Dopo tre anni con precipitazioni inferiori alla media, il 2023 risulta più piovoso anche se di poco», con un valore medio regionale di 911 mm, +8% rispetto al totale medio 1991-2020. «Considerando i totali decennali la precipitazione sembra aver intrapreso una tendenza al recupero dopo la flessione del periodo 1981 - 2010».
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Corriere Adriatico