ANCONA - Tra pranzi, colazioni e dolci, per Pasqua e Pasquetta verranno consumate oltre dieci milioni di uova. E' quanto stima la Coldiretti Marche, sottolineando che la...
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E non mancheranno, ricorda Coldiretti i tradizionali giochi che vedono protagonista proprio le uova, meglio se dipinte, e che nelle varie province prende nomi diversi, dalla scoccetta del Piceno al "punta e cul" di Urbania. La tradizione fa risalire l'usanza di considerare l'uovo come simbolo di rinascita e buon augurio in Occidente al 1176, quando re Luigi VII rientrò a Parigi dopo la II crociata e per festeggiarlo, ricorda la Coldiretti, il capo dell'Abbazia di St. Germain des Près gli donò metà dei prodotti delle sue terre, incluse un gran numero di uova che furono poi dipinte e distribuite al popolo.
Una usanza tramandata dai persiani che, già cinquemila anni fa, festeggiavano l'arrivo della primavera con lo scambio delle uova "portabene" contro pestilenze e carestie secondo un rito che resiste ancora ai giorni nostri. L'invito di Coldiretti è comunque quello di preferire uova prodotte in Italia, sfruttando la possibilità di controllare la provenienza di quanto si porta in tavola garantita dall'etichetta obbligatoria d'origine. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico