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ANCONA - Tempo di “belfie” e il lato B vola altissimo tra butt lift, filler e protesi. Con l’avvicinarsi dell’estate, tutto si velocizza per agghindarsi a dovere e stringere su modi e ritmi. Ma è il fenomeno del selfie del lato B a fare da padrone con tanto di bacchetta ad hoc, il belfie stick, per fotografare il fondoschiena in modo perfetto. Un trend in ascesa, messo in moto da influencer come Kim Kardashian e ormai diventato un must. Non a caso, l’American society of Plastic ha pubblicato i dati del 2020 secondo cui gli impianti di protesi ai glutei sono aumentati del 22%.
La richiesta
«È una delle zone in cui più ci chiedono d’intervenire», conferma Hicham Mouallem, chirurgo estetico di Ancona con studi in tutte le Marche e non solo.
Le soluzioni
Il chirurgo Mouallem indica la strada maestra. «Le soluzioni più di tendenza per rimodellare il lato B sono la liposcultura a bassa pressione per prelevare il grasso da una parte del corpo e iniettarlo in un’altra zona e il rimodellamento dei glutei con acido ialuronico macromolecolare. Sono anche i trattamenti più sicuri come anche le pazienti richiedono». Il tutto con una premessa: esistono diverse forme di gluteo a seconda delle etnie e delle aree del mondo. Ed ecco allora che ci sono il gluteo piatto, quello squadrato, a V, stretto sopra e largo sotto, c’è il gluteo rotondo e quello a forma di mandolino. Insomma, di tutto di più.
Il rimodellamento
Si comincia con il butt lift, il brazilian butt lift e cioè il rimodellamento del lato B con lipofilling, tra i metodi più diffusi, da effettuare con la vaserlipo di cui lo stesso Mouallem è tra i massimi esperti in Italia. Spiega il medico: «Si esegue una liposcultura con vaserlipo che consente di rimodellare il corpo e prendere il grasso pulito che viene prima filtrato e poi riutilizzato per rimodellare il lato B dando così volume e forma al top al gluteo». C’è, quindi, il filler. «Se non c’è grasso, si usa l’acido ialuronico di ultima generazione, che dura 12-18 mesi; si esegue in anestesia locale e con sedazione leggera». Infine, le protesi. Dice Mouallem: «Vengono collocate sotto muscolo, è un intervento chirurgico che si realizza con una piccola cicatrice dove viene collocata una protesi al silicone. Si tratta di un intervento a tutti gli effetti e, dunque, con anestesia generale e un post operatorio da seguire». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico