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ANCONA Si è stabilizzata, restando però su un livello di incidenza alta, la curva dei contagi da sindromi simil-influenzali nelle Marche. Nell’ultima settimana del 2023, quella tra Natale e Capodanno, l’incidenza di casi rilevata dalla rete di 22 medici di famiglia e pediatri Respivirnet-Iss è salita da 17,61 a 17,7 casi per mille assistiti, più o meno in linea con la media nazionale (17,5).
Proiettando sull’intera popolazione marchigiana (poco meno di un milione e mezzo di abitanti) il dato dei 477 casi accertati su una platea di quasi 26.984 pazienti assistiti negli ambulatori-sentinella, si stima che nella settimana clou delle feste circa 27mila marchigiani siano stati messi a letto (o comunque tenuti a casa) dall’influenza o da virus simili.
Il rapporto settimanale diffuso ieri dall’Istituto superiore di Sanità sottolinea che a tale aumento concorrono diversi virus respiratori e non solo quelli dell’influenza, sebbene la circolazione di questi ultimi sia in aumento.
Le classi d’età
«L’incidenza - si legge nel report nazionale dell’Iss - è in lieve aumento solo nei bambini al di sotto dei cinque anni in cui l’incidenza è pari a 48,7 casi per mille assistiti (47,5 nella settimana precedente), stabile negli adulti e anziani».
Le Marche sono da due settimane in zona rossa (incidenza alta) per la diffusione dell’influenza, mentre in cinque regioni italiane (Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Umbria, Abruzzo, Campania) è stata raggiunta nell’ultima settimana del 2023 la soglia di intensità “molto alta”.
Se il dato dell’influenza è solo stimato, grazie alla rete Respivirnet, quello dell’altro virus più diffuso (Sars-Cov-2, il patogeno responsabile del Covid) è sicuramente sottostimato. Già di norma sono in pochi a sottoporsi a tampone, dopo che l’anno scorso è cessato l’obbligo di quarantena, in più nell’ultima settimana monitorata dall’Osservatorio epidemiologico regionale il dato delle diagnosi Covid è crollato, tra farmacie e ambulatori chiusi e poca voglia di guastarsi le feste con un verdetto di positività al Coronavirus.
Pochi test
Tra il 27 dicembre e il 2 gennaio appena 1.722 marchigiani si sono sottoposti a test Covid-19, con 787 casi positivi accertati, decisamente meno dei 1.025 della settimana precedente. Meglio allora affidarsi, per monitorare la diffusione effettiva del CoronavirUs, ad altri dati, come quello sui ricoveri per Covid, anch’essi comunque in calo. Gli effetti clinici dell’epidemia da Coronavirus restano in questa fase contenuti: nell’ultima settimana i pazienti Covid ricoverati negli ospedali marchigiani sono scesi da 179 a 164, anche se quelli ricoverati in terapia intensiva sono saliti da 3 a 6.
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