ANCONA - Il Movimento 5 Stelle lancia un referendum abrogativo per contrastare la riforma sanitaria regionale e in particolare gli atti adottati nel periodo natalizio, che...
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serie di determine dell'Asur, che sono ora oggetto di diffida da parte dei Comuni". Si può ricorrere al referendum abrogativo solo per leggi regionali o atti amministrativi di interesse generale. Per questo, i consiglieri regionali pentastellati intendono intervenire sull'articolo 3 della legge numero 13 del 2003, che concentra nelle mani della Giunta regionale il potere in materia di sanità, e sulle sue successive modifiche.
"Quattro quesiti matrioska - secondo Piergiorgio Fabbri -, se è ammissibile il primo lo sono anche gli altri. Altrimenti ognuno di loro, riferibile alle varie modifiche intervenute, può andare avanti da sè". Per il capogruppo Gianni Maggi si tratta di un atto "tutto politico" che intende riportare in seno al Consiglio regionale, rappresentante dei territori, il potere decisionale sulla sanità. "I tempi sono stretti - ha fatto notare la consigliera regionale Romina Pergolesi - in base alle norme statutarie il presidente della Giunta può indire il referendum abrogativo una volta l'anno entro il 28 febbraio". Ma "prima ci vogliono una decina di giorni per la decisione sull'ammissibilità da parte dell'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale e prima ancora servono o le delibere di almeno di 20 Consigli comunali oppure almeno 20 mila firme". Visto il poco tempo a disposizione gli stellati hanno scelto la prima opzione, che però deve essere portata a compimento "entro il 12 febbraio": lunedì sera la delibera sul referendum sarà all'odg del Consiglio comunale di Montelabbate,
guidato dal sindaco di M5s Cinzia Ferri. E gli stellati lanciano un appello affinchè altri Comuni ne seguano l'esempio.
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Corriere Adriatico