La Giraldi lascia la Regione. Da marzo sarà alla struttura speciale per la ricostruzione. Ecco chi arriva al suo posto

La Giraldi lascia la Regione. Da marzo sarà alla struttura speciale per la ricostruzione. Ecco chi arriva al suo posto
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ANCONA - Diciamo che era nell’aria dal 29 gennaio da quando nel servizio della Segreteria regionale è uscito un decreto dal titolo “schema di avviso per il conferimento dell’incarico di direzione della posizione di funzione segreteria di giunta ed enti locali nell’ambito della segreteria generale della giunta regionale”. In poche parole si trattava di trovare il sostituto di Deborah Giraldi, ex segretario generale della Regione Marche, a lungo in corsa per essere confermata e poi finita a ricoprire il ruolo di caposervizio degli Affari istituzionali (mansione che aveva ad interim anche con Ceriscioli) con il vero incarico di firmare tutti gli atti della giunta.

 

 

Nessuno saprà mai se è lei che ha pensato di togliere il disturbo o se è stata messa alla porta. Più probabile che tra gentiluomini si sia trovata una terza e più morbida strada nella quale la Regione ha favorito l’uscita di Giraldi verso un incarico più prestigioso. 


La strada per Roma
La strada è quella che conduce alla struttura commissariale per la ricostruzione, incardinata a Palazzo Chigi e guidata da Giovanni Legnini. Giraldi sarà dirigente di II fascia si occuperà di Affari istituzionali, risorse e bilancio e risponderà al direttore generale oltre che, naturalmente, al commissario di Roccamontepiano che dal suo arrivo ha dato una netta accelerazione allo snellimento delle normative speciali. Prenderà servizio tra Roma e Rieti dal primo di marzo mettendo a disposizione tutta la sua competenza amministrativa con il fiore all’occhiello del salvataggio dell’aeroporto in compartecipazione con l’allora amministratrice Massei sotto lo scrupoloso controllo dei commissari giudiziali Catana e Francia. Per ora l’istituto sotteso al trasferimento sarà quello del comando: l’ente richiedente (la struttura commissariale) presenta l’istanza, l’ente rispondente accetta o rifiuta. La Regione, proprio tra lunedì e ieri dovrebbe aver rilasciato il nulla osta. E il famoso interpello di cui sopra come finirà? In maniera molto semplice: nei corridoi del settimo piano gira già un nome molto accreditato. Quello di Francesco Nocelli, segretario comunale di Falconara. Cameranese, laureato a Macerata in Giurisprudenza nel 93, Nocelli, ha girato parecchio nella sua carriera di figura apicale tecnica dopo il perfezionamento all’università di Urbino e la specializzazione alla scuola superiore per la pubblica amministrazione locale. Ha iniziato un anno nel Canavese, in provincia di Torino, poi ha iniziato una lenta ma progressiva scalata mentre in parallelo migliorava i titoli accademici per ambire a posizioni più elevate. È un piccolo giro delle Marche quello che Nocelli ha messo in piedi tra il 1998 e il 2007: Petriolo, Santa Vittoria in Matenano, Montecassiano, Corridonia. 


Le missioni anconetane


Poi dal 2007 si è incardinato nell’anconetano: con Soprani sindaco a Castelfidardo è stato segretario generale e amministratore della Pluriservizi, la società che gestiva i servizi pubblici locali. Poi lasciata la Pluriservizi è stato segretario in compartecipazione tra Castelfidardo e Montelupone prima e Numana dal 2014. Dalla città delle fisarmoniche si è staccato solo nel 2015 quando è passato al Comune di Loreto: stessa trafila, segretario con il sindaco Niccoletti e amministratore della Fondazione Solari. L’ultimo salto il primo novembre del 2018: da Loreto a Falconara. 

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Corriere Adriatico