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Le opzioni
Per Ancona, rappresenterà un palcoscenico eccezionale: per tre giorni i ministri dei sette Paesi, con le loro delegazioni, saranno ospiti di una città e di una regione tanto belle quanto sconosciute.
Logistica e sicurezza
A livello logistico e di sicurezza, sarebbe forse più facile da gestire: basterebbe chiudere la strada a monte per tre giorni e mettere pattuglie di guardia. E se il vertice fosse ad ottobre, non creerebbe neanche grandi disagi alla stagione balneare. La Mole è invece, di fatto, nel cuore della città e a due passi dalla dogana del porto; più complicato gestire la situazione, posto anche che lo scalo, come tutte le infrastrutture, è considerato area sensibile. Ma comunque non infattibile. In entrambi i casi, Ancona potrebbe finalmente avere una ribalta internazionale, iniziando anche a dimostrarsi all’altezza del ruolo di capoluogo di regione. Ma dovrà farsi trovare pronta perché ospitare un evento del genere è tanto un onore quanto un onere. L’ultimo G7 Salute - il primo dopo il blocco imposto dal Covid - è stato ospitato da Nagasaki e si è tenuto tra il 19 ed il 21 maggior scorsi. Ora tocca all’Italia e il ministero della Salute, di concerto con il resto del Governo, ha impostato le coordinate del navigatore su Ancona, individuata come location più idonea, salvo ripensamenti last minute. Una vetrina inaspettata per una regione ancora troppo relegata ai margini.
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Corriere Adriatico