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ANCONA - Il Gruppo Luciana Mosconi, diversifica, si allarga e si beve la cantina La Monacesca. Un’operazione che allarga visibilità e spessore dei due brand dell’agroalimentare marchigiano facendo anche da apripista ad altre operazioni dello stesso genere.
Pasta e vino
Luciana Mosconi, che presidia l’intero universo della pasta - secca all’uovo, fresca ripiena e non ripiena, ed oggi anche “semola”, grazie alla recente acquisizione dello storico marchio Pasta Ercoli - entra nel mercato nazionale ed internazionale del vino dalla porta principale. Il brand, forte di due pastifici, uno con sede a Matelica e l’altro ad Ancona, rileva il 75% della cantina La Monacesca, player marchigiano da sempre associato a produzioni enologiche di altissima qualità e di elegante raffinatezza.
Reciproca soddisfazione
L’operazione è stata coordinata da Lorenzo Tersi di LT Wine&Food Advisory. «Sono molto felice di questa operazione - precisa Marcello Pennazzi ad del Pastificio Luciana Mosconi - su cui ho lavorato personalmente e con i nostri consulenti per oltre un anno. Ho trovato in Aldo Cifola persona competente e dagli altissimi valori umani e tutta la nostra azienda è fiera di affiancarlo nel percorso di sviluppo de La Monacesca». «Era giunto il tempo per la nostra azienda - conferma Aldo Cifola, titolare de La Monacesca - di individuare una partnership di alto livello per poter creare delle condizioni di crescita, pur mantenendo sempre il focus sull’assoluta qualità dei prodotti. Debbo dire che l’incontro con la famiglia Pennazzi è stato in tal senso risolutivo, per le loro qualità personali e per la stima che mi hanno sempre mostrato. Sono certo otterremo insieme grandissimi risultati». L’azienda La Monacesca possiede una superficie agricola di 56 ettari, 33 dei quali vocati alla produzione e può contare oltre che sulla cantina di Matelica, anche su quella di Porto Potenza Picena per un potenziale superiore alle oltre 100mila bottiglie. Le produzioni a denominazione sono caratterizzate in primis dai tesori del terroir di Matelica: Verdicchio Doc e Verdicchio Riserva Docg.
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Corriere Adriatico