Area Marina Protetta Opportunità da non perdere

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ANCONA - Fabrizio Giuliani, Presidente di Federparchi Marche scrive per sensibilizzare la Regione. "L' Area Marina Protetta del Conero è un passo obbligato che va a completamento dell' azione di tutela e valorizzazione già ampiamente effettuata dal Parco terrestre. Alla luce della scelta del Parlamento di stanziare i fondi per realizzarla, bisogna accelerare i tempi per arrivare alla sua effettiva costituzione. Ora è importante più che mai, in questo momento di crisi congiunturale, credere nell' Area Marina Protetta, che rientra inoltre a pieno titolo nei progetti della Regione Marche riguardo la Macroregione Adriatico Ionica e rappresenta un importante volano economico ed occupazionale. Dalla tutela di questa parte di Adriatico, già nota per il Parco del Conero e per le attrazioni turistiche che la caratterizzano, si avrebbero input per creare una Blue Economy che andrebbe di pari passo con la Green. Senza contare che il turismo sostenibile è in continua crescita, come dimostrano i dati sia dell'


osservatorio regionale che quelli che abbiamo come Federparchi Marche. Bisogna quindi perseguire con determinazione su questa strada, che mantiene la qualità dei luoghi e la riporta su settori importanti come il turismo, prima risorsa del Conero. La partecipazione a forum di discussione e a iniziative come quella organizzata l' estate scora da Legambiente su questo tema, dimostrano come ormai sia assodato che i più abbiano la consapevolezza che il futuro sia in mano all' ambiente. Ora sta al territorio capire e rendere effettiva questa importante opportunità e a non ricadere sugli errori del passato, quando si era ad un passo dalla sua costituzione e ci si è fatti scappare il momento. Si auspica che i Comuni consorziati ad iniziare dalla capoluogo di regione Ancona, siano i protagonisti nella gestione dell'area marina protetta del Conero e perché no, il Parco del Conero che ha una macchia gestionale in funzione, anche se, in questo momento tutto è messo in discussione dai tagli della Regione Marche ai fondi ai Parchi regionali marchigiani". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico