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ANCONA Concorrenti sì, ma non rivali i paesi delle Marche. Il campanilismo c’è e si manifesta in piazza, sotto l’albero di Natale. Castelbellino vanta la sagoma dell’abete più grande della regione, Sassoferrato quello più alto vivente addobbato in un centro abitato, e Pesaro, l’albero led più illuminato a basso consumo d’Italia. Ma che siano borghi piccoli o grandi città, hanno un comune denominatore: creare un clima di festa per attirare gente e far fiorire il commercio.
I pacchi
L’albero di Petritoli, capitale della destinazione wedding per stranieri nelle Marche, invita a comprare locale. A terra, ci sono pacchi giganti che pubblicizzano solo le botteghe del Comune. «Vogliamo - spiega il sindaco Luca Pezzani - sensibilizzare i cittadini a partecipare alla tenuta del nostro sistema sociale e per incentivarli abbiamo stampato una locandina in cui si legge: facciamo la scelta migliore acquisiamo nelle attività e nei negozi locali.
La filosofia
«Per rafforzare la competitività di un territorio - osserva il sindaco Matteo Ricci - le città devono fare rete. Un gioco di squadra nel quale grandi centri e piccoli borghi devono mettere insieme le proprie unicità. È la filosofia che portiamo avanti da anni, anche nell’organizzazione dei grandi eventi, come quello del Natale, ed è la stessa strategia di Pesaro Capitale Italiana della Cultura: una sfida storica che nel 2024 vedrà protagonisti tutti i comuni della provincia. Una grande opportunità, dal valore inestimabile, alla quale dobbiamo lavorare insieme, come una “città orchestra” che potrà cambiare l’economia e il volto della città e di tutto il territorio». Una meccanismo che appartiene anche ad Ascoli Piceno. Da un lato ha potenziato l’appeal del suo centro naturale con una “fidelity card”, che mette in rete tutti i negozi, e una App che regala punti a chi si muove in modalità sostenibile, e doppiato lo spazio esterno gratuito per le attività commerciali. «Ma abbiamo anche installato - svela il primo cittadino Marco Fioravanti - otto totem dove ci sono tutti i comuni dell’ascolano che fa da richiamo per il turista, ma serve a ricordare la loro provincia a tutti gli ascolani».
Gli svantaggi
Poi, ci sono tanti piccoli borghi che hanno gli svantaggi di essere confinanti con i centri commerciali periferici di altre città. È il caso di Castelbellino-Jesi. «È un fatto storico: gli acquisti negli anni si sono spostati – commenta il sindaco Andrea Cesaroni – fino a impoverire il tessuto commerciale del paese. Di fatto, stiamo cercando di rivitalizzare il centro storico con delle attività ricreative che attirano cittadini e turisti». A breve, inaugurerà in un palazzo di proprietà comunale ristrutturato un’enoteca affidata a un gestore. Che festa sia, per tutti.
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