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ANCONA - Il risultato era quasi scontato. E le urne non hanno smentito le previsioni. I cinque quesiti referendari sulla giustizia - presentati dalla Lega e dai Radicali, e appoggiati da Italia viva - nelle Marche non hanno neanche lontanamente sfiorato il quorum del 50%+1 degli aventi diritto al voto. Non è bastato neanche il traino delle elezioni del sindaco in 17 Comuni, dove la percentuale si è assestata su cifre più alte rispetto alla media del resto della regione, ma comunque non sufficienti a ribaltare un evidente flop.
A depotenziare la tornata referendaria ha contribuito anche il fatto che non siano stati ammessi i due quesiti più “trainanti”: quello sull’eutanasia e quello sulla cannabis legale.
I Comuni al voto
Passando al voto delle Amministrative - con affluenza media al 55,09 -, nell’Anconetano ha votato il 54,9%, in provincia di Ascoli il 61,80, in quella di Pesaro il 63,29, nel Fermano il 55,8%, in provincia di Macerata il 54,03. Frontino, dove c’era una sola lista in corsa, si assesta al 72,73%. Eletto dunque di default l’unico candidato in campo Andrea Spagna. Oggi invece si conoscerà il sindaco di Porto San Giorgio dove sono due i candidati in lizza.
Corriere Adriatico