Massimo, 58 anni, muore per una crisi epatica. Il funzionario della Provincia si era vaccinato pochi giorni prima. «Un caso da valutare»

Massimo Bonfigli
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MACERATA - È stato stroncato da un’insufficienza epatica fulminante. Ieri mattina, nella divisione di Rianimazione dell’ospedale regionale di Torrette, si è spento Massimo Bonfigli, 58 anni, residente a Mogliano e funzionario del settore viabilità della Provincia di Macerata. Era conosciuto anche per la sua passione sportiva, bici in particolare. Il 7 giugno, per seguire la cronologia degli eventi, Bonfigli si era vaccinato: prima dose di Pfizer

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I passaggi 
Tornato a casa, per alcuni giorni aveva avuto la febbre. Si era allarmato e i medici gli avevano consigliato di andare in ospedale per una serie di controlli. Bonfigli è passato per il pronto soccorso, poi è stato spostato nella Rianimazione di Macerata, con quel problema epatico che si stava manifestando in tutta la sua forza. La gravità del caso, a quel punto, ha reso necessario il trasferimento, martedì sera, a Torrette, dove la mattina seguente è morto. 
Funzionario molto stimato e benvoluto anche dai colleghi, Massimo Bonfigli non aveva mai manifestato problemi fisici di alcun tipo, era anzi molto attivo sul fronte sportivo. Fino a pochi giorni fa, quando la crisi epatica fulminante ha avuto ragione sulla sua vita. Il dolore e l’incredulità dei familiari e dei tanti amici, si mescola ora alla volontà di verificare le cause di ciò che è accaduto. La direzione medica ospedaliera di Torrette ha disposto un riscontro diagnostico. Azione di prassi nel caso di morti improvvise, ancora di più in questa fase pandemica: si cerca di capire quale possa essere stata la causa che ha scatenato la crisi epatica e se il vaccino sia stato solo una coincidenza temporale. 


Gli accertamenti
«Il paziente - ricostruisce i passaggi l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini - aveva effettuato la vaccinazione anti-Coronavirus qualche giorno prima. Il decesso è da imputarsi a una insufficienza epatica fulminante le cui cause saranno accertate nei prossimi giorni attraverso l’autopsia e altre indagini specifiche». La famiglia di Bonfigli ha chiesto di partecipare, con un proprio consulente medico agli accertamenti che saranno svolti. 


Il presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, ha espresso il cordoglio suo personale e quello dei dipendenti dell’Ente: «Perdiamo un grande funzionario, ma soprattutto una brava persona. La notizia della sua scomparsa ci ha colpito profondamente: Massimo era stato assunto nel 1997 e in tutti questi anni abbiamo potuto apprezzare le sue doti umane e professionali, era una persona buona, mite, educata, sempre pronta al dialogo e al confronto con tutti».

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Corriere Adriatico