Defr e Bilancio di previsione della Regione Marche: sindacati pronti alla mobilitazione per il mancato confronto

Defr e Bilancio di previsione della Regione Marche: sindacati pronti alla mobilitazione per il mancato confronto
ANCONA- Cgil, Cisl e Uil delle Marche sottolineano come la fase che ha preceduto la discussione e l'approvazione del Defr e del bilancio di previsione sia stata...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA- Cgil, Cisl e Uil delle Marche sottolineano come la fase che ha preceduto la discussione e l'approvazione del Defr e del bilancio di previsione sia stata «caratterizzata per l'ennesimo anno (ormai il terzo) dalla totale mancanza di confronto reale con le organizzazioni sindacali». 

LEGGI ANCHELavoro e sindacati, preoccupa la situazione di Fabriano: incontri imminenti per Electrolux e Whirlpool

La nota

«Il Defr e il bilancio di previsione - si legge in una nota - rappresentano i principali atti di programmazione delle azioni politiche che la Giunta regionale intende mettere in pratica nel futuro. In una fase così delicata come quella che stiamo attraversando, e in un contesto socioeconomico molto complicato, rivestono un'importanza ed un significato ancora più rilevanti, stante l'assoluta necessità di selezionare bene gli interventi con un coinvolgimento proprio al fine di individuare e discutere insieme le priorità e provare a risolvere al meglio i numerosi problemi che si stanno presentando ai cittadini marchigiani. Nelle scelte annunciate - sottolineano - non c'è questo respiro. Ancora una volta, fuori dalle spese vincolate e obbligatorie, non si scorge alcuna precisa direzione e alcuna visione di futuro, sui tanti versanti in cui invece è ormai sempre più necessario intervenire in maniera decisa e chiara». 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico