Credito e industria 4.0, il convegno fa il pieno ​e ricorda il professor Fuà

Credito e industria 4.0, il convegno fa il pieno e ricorda il professor Fuà
ROMA - Oltre 150 persone e una platea qualificatissima di imprenditori, professionisti, accademici e istituzioni per un confronto ricchissimo di spunti. La sintesi del convegno...

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ROMA - Oltre 150 persone e una platea qualificatissima di imprenditori, professionisti, accademici e istituzioni per un confronto ricchissimo di spunti. La sintesi del convegno "Credito e industria 4.0: nuova finanza e nuovi processi per pmi innovative" è nelle provocazioni di Francesco Casoli, patron di Elica ("innoviamo o saremo spazzati via") o nelle proposte di finanza innovativa analizzate da Roberto Gabrielli, direttore della macroarea Marche Abruzzo di Ubi Banca ("Siamo vicini al territorio e lo saremo sempre più. Le aziende si aprano al mercato dei capitali, con il credito di filiera allarghiamo il ventaglio di proposte"). Poi l'analisi del pro rettore Gregori: "Sotto i nove addetti nelle Marche ci sono 140mila aziende su 148mila. L'innovazione dovrà essere declinata per questo tipo di imprese e speriamo che le grandi siano capaci di trainare il sistema verso il futuro" e le due tavole rotonde con la partecipazione di rappresentanti di aziende top in fatto di innovazione, digitalizzazione e apertura al mercato dei capitali: Massimo Pigliapoco (Tonidigrigio.it), Vanna Menco (Prosilas), Gianluca Pesarini (Vismap e Sira), ma soprattutto Simone Mariani (Sabelli), Enrico Loccioni (Loccioni) e Raffaele Brunori (Finproject). Alla fine applausi per il ricordo dei 100 anni di Fuà e le conclusioni del professore emerito della Politecnica Alessandrini: "Il dilemma è: diventiamo più intelligenti o più stupidi con tutte queste trasformazioni?".
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Corriere Adriatico