Dal Sanzio ai centri vaccinali, una staffetta per le dosi Pfizer. Ecco come sarà ritoccata l’agenda dei richiami

Il centro vaccinale di Ascoli
ANCONA - La consegna con Dhl è attesa all’aeroporto di Falconara per le 8.45. Giusto i tempi tecnici per lo scarico ed il trasporto ed alle 9.30 arriveranno...

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ANCONA - La consegna con Dhl è attesa all’aeroporto di Falconara per le 8.45. Giusto i tempi tecnici per lo scarico ed il trasporto ed alle 9.30 arriveranno nell’hub regionale all’Inrca di Ancona.

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Da qui, due macchine scortate dalle forze dell’ordine partiranno alle 10.45 alla volta degli altri sei hub collocati nelle cinque Aree vaste (una coprirà Jesi, Fossombrone e Camerino, l’altra Civitanova, Fermo e San Benedetto), che penseranno allo smistamento capillare nelle zone di riferimento. La tabella di marcia per la distribuzione delle 51.480 dosi di Pfizer, che oggi approdano nelle Marche, prevede ritmi serrati per rifornire quanto prima i centri vaccinali. 


I timori
Il rischio di uno slittamento, in mattinata, di 5mila richiami era stato paventato lunedì dalla Regione, che ha puntato il dito contro «le variazioni nelle assegnazioni delle dosi da parte del commissario Covid (il generale Figliuolo, ndr)», tali da rendere complicata l’organizzazione delle somministrazioni. A ieri sera, però, la situazione sembrava essere tutto sommato sotto controllo, a parte qualche aggiustamento nell’agenda. Nell’area vasta 5 di Ascoli Piceno, un centinaio di persone prenotate per questa mattina sono state spostate al turno vaccinale del pomeriggio, mentre nell’Av 2 della provincia di Ancona, alcuni appuntamenti sono stati fatti slittare alla tarda mattinata, così che nel frattempo arrivi la tanto attesa fornitura di sieri Pfizer.


La modifiche
Qualche modifica al piano giornaliero di somministrazioni dunque ci sarà ma, almeno dalla ricognizione fatta ieri, sembra che il numero delle prenotazioni posticipate sia decisamente ridotto rispetto a quello temuto dalla Regione. Al netto di eventuali disguidi sulla consegna delle dosi, ovviamente. Fin qui, però, la casa farmaceutica statunitense si è dimostrata puntuale, con precise forniture settimanali programmate per il mercoledì. Nella giornata di ieri, le inoculazioni effettuate nelle Marche si sono assestate sulle 10.110 unità, dato in linea con la media quotidiana su cui viaggia la regione ed in crescita rispetto alla flessione registrata nei tre giorni precedenti: il Primo Maggio, infatti, le somministrazioni sono state 9.319 (comunque non troppo lontano dallo standard) e domenica a 8.892. Totale calato ulteriormente nella giornata di lunedì, quando ci si è fermati alle 8.569 dosi. 


Il piano d’azione


Ma se il trend è in risalita, l’obiettivo che si è posto Palazzo Raffaello è quello di tornare ad inoculare 12mila vaccini al giorno entro sabato, deadline superata abbondantemente venerdì 30 aprile, quando a ricevere la profilassi sono state 13.933 persone. E mentre nelle cinque aree vaste spuntano nuovi punti vaccinali per rendere sempre più di massa la campagna, gli occhi restano puntati sulle forniture, senza le quali l’intera macchina si incepperebbe. Proprio per questa incognita, non è ancora stato aperto sul sito di Poste italiane lo slot di prenotazioni per la fascia 60-64 anni, rimasto per ora al palo. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico