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ANCONA - Stop da oggi alla somministrazione di AstraZeneca agli under 60: è la decisione del governo comunicata ieri sera durante una conferenza Stato-Regioni convocata d’urgenza con il ministro degli Affari regionali, Maria Stella Gelmini e il presidente del Consiglio superiore Sanità, Franco Locatelli.
All’incontro ha preso parte l’assessore regionale Filippo Saltamartini che ha fatto una fotografia della situazione vaccini nelle Marche: «Abbiamo a disposizione 113.857 dosi vaccinali. Tutto quello che dovevamo ricevere fino ad oggi lo abbiamo ricevuto. Siamo passati da 6mila somministrazioni ad oltre 9mila nella giornata di ieri».
Il piano
L’obiettivo è arrivare nei prossimi giorni a quota 10mila dosi giornaliere per poi arrivare a 12mila, fino a 15mila quando le consegne dei sieri saranno al massimo. Ma cosa accadrà adesso, con la limitazione di AstraZeneca, è un quesito tutto da chiarire. Secondo l’Ema «Sono state osservate trombosi venose cerebrali e di organi addominali con una diminuzione delle piastrine per le persone con meno di 60 anni. Tutti i sintomi – è stato detto- sono stati osservati dopo la 1 dose e, pertanto, è possibile somministrare il richiamo con AstraZeneca. Conseguentemente si dovranno aprire gli slot delle persone da 60 a 70 anni». Nel frattempo la Regione sta studiando il piano per consentire ai medici di famiglia di somministrare i vaccini non solo a domicilio ma anche punti di prossimità che consentano di aumentare le prestazioni e quindi le persone immunizzate.
La riorganizzazione
Un primo elenco delle strutture da utilizzare è già sulla scrivania dell’assessore Saltamartini: in alcuni casi sono stati già individuati i locali, in altri invece si stanno definendo i particolari. Attualmente queste nuove sedi sono 11 in provincia di Pesaro e Urbino, 4 in provincia di Ancona (che però potrebbero essere integrate sia nel capoluogo sia in altre città del territorio), 3 nel Maceratese, 4 in provincia di Fermo e 10 nell’Ascolano. «Ad aprile arriveranno in tutto 210mila dosi antivirus che ci consentiranno di portare avanti le vaccinazioni di over 80, disabili e caregiver: categorie che completeranno il ciclo di immunizzazione tra maggio e giugno. A quel punto, dopo la fascia d’età tra i 70 ed i 79 anni passeremo a vaccinare i marchigiani dai 60 anni in su». Cammina di pari passo l’organizzazione della profilassi all’interno delle aziende che hanno aderito all’accordo siglato dalla Regione anticipando le mosse a livello nazionale: «Passeremo ad attivare il protocollo - rassicura Saltamartini - seguendo lo schema del piano di somministrazione». Al momento invece nessuna notizia sul coinvolgimento delle farmacie come centri di vaccinazioni, l’accordo è stagnante ed in fase di elaborazione.
La visita ufficiale
Nel frattempo oggi sarà nelle Marche (prima a Macerata, poi ad Ancona) il commissario straordinario all’emergenza Covid-19 Francesco Paolo Figliuolo assieme al capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio.
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Corriere Adriatico