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ANCONA - Sabato il tracciamento, che conteneva dati anche precedenti effetto della corsa al recupero, ha segnato 5.766 marchigiani positivi al virus e di questi solo 624 sono risultati sintomatici. Anche ieri le cose non sono cambiate, anzi. Su 4.923 infetti individuati attraverso i tamponi molecolari e antigenici sono 598 quelli che accusano sintomi di vario genere: dal mal di testa al raffreddore, dal mal di gola, alla febbre con accenni di tosse. Secondo i primi dati nelle Marche praticamente nove infetti su dieci sono asintomatici e solo grazie alle diagnosi effettuate per contatti stretti o per quarantene forzate all’interno dei nuclei familiari si accorgono di essere stati contagiati dal virus.
Le scelte
Numeri che se moltiplicati a livello italiano fanno capire perché esperti e governo stanno ragionando su un cambio di regole: la variante Omicron, ormai dominante su Delta, ha cambiato il decorso della malattia e questo esercito di senza sintomi che si evidenzia con forza è la prova provata.
Il cambio
Da giovedì in poi ci sarà un altro cambio di regole e da qui a febbraio il governo modificherà molto probabilmente le norme per la conta degli infetti. «Con una distinzione tra coloro che sono positivi al virus ed i malati», ha sottolineato ieri sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri. «Il punto è che ad oggi circolano sia la variante Omicron che la Delta e la Delta dà problemi. La maggioranza di coloro che sono in intensiva sono infatti in gran parte infettati dalla Delta e non vaccinati. Vanno in intensiva anche infettati da Omicron, ma è meno probabile». Intanto dal 20 gennaio - questo è già stabilito dall’ultimo decreto - barbieri, parrucchieri ed estetisti dovranno già chiedere il certificato verde base, quello ottenibile anche con un tampone, ai propri clienti. Mentre dal primo febbraio a durata del Super Green pass, il certificato verde Covid-19 che viene rilasciato solo alle persone vaccinate o guarite, diminuisce passando dagli attuali nove mesi di validità a sei. E nel report giornaliero del Servizio salute ieri sono stati ufficializzati sei decessi per Covid: una 47enne di Carassai e una paziente 51enne di Sassoferrato sono le vittime più giovani del virus che non dà tregua da due anni. Entrambe erano affette da patologie pregresse.
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Corriere Adriatico