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ANCONA - Il presupposto da cui parte il ragionamento della Regione sulla terza dose è questo: l'immunità di gregge non la raggiungeremo e la copertura del vaccino dura sei mesi. La combinazione di questi elementi ha portato a una conseguenza quasi scontata: spingere sulle dosi booster per mantenere alte le barriere contro il Covid.
Per questo, ieri si è partiti con le somministrazioni al personale sanitario, target con cui era stato dato avvio alla campagna vaccinale. «Abbiamo deciso di iniziare subito con i sanitari e stiamo incentivando le inoculazioni di terze dosi nelle Rsa - fa sapere l'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini - ma incontriamo molta resistenza e non riusciamo a ottenere il consenso informato da pazienti e familiari. Non tutti sono convinti di volerla fare». Con l'aumento dei casi positivi che si è registrato negli ultimi giorni, iniziano a registrarsi anche i primi focolai, i più pericolosi dei quali sono proprio nelle Rsa.
La curva
C'è poi il cluster che si è sviluppato a Serra de' Conti - sempre in provincia di Ancona - dopo una cena con contagio alla bocciofila: il bollettino è di 30 positivi, tra i quali anche dei bambini, quattro ricoveri e una vittima. La curva del contagio è tornata a salire e il tasso d'incidenza dei nuovi casi si è assestato su 44,22 ogni 100mila abitanti, rispetto ai 41,56 del giorno precedente. Nella settimana tra il 18 e il 24 ottobre, l'incidenza regionale si è fermata a 38, trainata dalla provincia di Fermo a 54 casi ogni 100mila abitanti. L'Ascolano fa il dato migliore con 20,7, mentre le altre tre province oscillano tra i 30 e i 40, con l'Anconetano a 31,4, il Pesarese a 38,7 e il Maceratese a 35,6. Ieri sono stati registrati 103 nuovi casi su 1.579 tamponi processati nel percorso di screening: di questi, 29 sono nel Fermano, 26 nel Pesarese, 15 ad Ascoli, 11 nell'Anconetano e 10 nel Maceratese, mentre 12 provenivano da fuori regione. Il dato più negativo del quadro Covid è che, ormai da giorni, è tornato ad aumentare il numero progressivo dei decessi, arrivato a 3.101. Ieri ne sono stati registrati altri due: una donna e un uomo, rispettivamente di 93 e 81 anni, residenti nella provincia di Ancona. La prima era ricoverata agli Ospedali Riuniti di Torrette, il secondo nell'ospedale di Jesi. Rispetto al giorno precedente, è diminuito di tre unità il numero dei pazienti Covid, passando da 58 a 55.
Ad alleggerire il carico è l'area medica, con quattro degenti in meno (da 30 a 26), mentre hanno un posto letto occupato in più i reparti di terapia sub-intensiva, passati da 14 a 15 ricoveri (13 dei quali nell'azienda ospedaliera di Marche Nord a Pesaro, gli altri due nel nosocomio di Macerata).
I numeri
Stabile la situazione nelle Rianimazioni, con 14 pazienti in totale, di cui otto a Marche Nord, tre a Torrette, due nell'ospedale di San Benedetto e uno in quello di Fermo. Contesto a cui vanno aggiunte le tre dimissioni di ieri e, a fare da contraltare, le quattro persone in attesa di ricovero nei pronto soccorso di Jesi (2), Senigallia (1) e Civitanova (1).
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Corriere Adriatico