OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
ANCONA - «Da alcuni giorni il numero dei soggetti positivi nella nostra regione ha avuto un incremento sensibile. Per ora gli accessi e i ricoveri nelle strutture ospedaliere sono sotto controllo, ma raccomando a tutti di porre la massima attenzione nei comportamenti individuali che sono sempre un’arma importante per combattere la trasmissione del virus. È fortemente consigliabile l’uso della mascherina quando si è in assembramento anche all’aperto, come mantenere il distanziamento e la corretta igiene delle mani».
Il post del presidente
Il post del governatore Francesco Acquaroli chiude la settimana più ricca di contagi da diversi mesi a questa parte: ieri 378 positivi che hanno spinto l’incidenza per 100mila abitanti da 132 a 171.
Il tema degli hub
Al di là della situazione epidemiologica e clinica, il vero tema della settimana (in cui, va ricordato, prenderà servizio il nuovo capodipartimento della sanità, Armando Gozzini), sarà quello dell’allestimento dei nuovi hub per la terza dose e il reperimento delle forze necessarie in vista dell’assalto delle prossime settimane. Le prenotazioni della fascia 40-59 arrivano copiosamente: siamo a 80mila slot prenotati mentre le strutture attuali sono caratterizzate da file, attese e confusione tra prenotati e non prenotati.
Urge un potenziamento del personale in attesa dei rinnovi dei medici vaccinatori che, dati per automatici, in realtà sembra che debbano passare da un bando nazionale con i tempi del caso. Il terzo fronte che si apre oggi è legato alla riforma delle aziende sanitarie: scade infatti la manifestazione di interesse che la Regione ha avviato per formare l’albo dei dirigenti idonei per le direzioni generali delle aziende sanitarie.
L’elenco è lo step di partenza: la grande traversata della sanità da 9 a 7 aziende nel mese di dicembre dovrebbe prendere forma, almeno come bozza. A seguire, poi, ci saranno le nomine. Intanto a qualcuno sono già state chieste le dimissioni: si tratta di Gianni Genga, direttore Inrca che tuttavia, in un colloquio pare molto animato al settimo piano, ha risposto picche. La corrida del totodirettori è solo all’inizio.
Leggi l'articolo completo suCorriere Adriatico