Aumenti costi energia e materie prime, Carloni scrive a Giorgetti e Garofoli: «Aziende in crisi, congelare effetti sulla contabilità»

Aumenti costi energia e materie prime, Carloni scrive a Giorgetti e Garofoli: «Aziende in crisi, congelare gli effetti sulla contabilità»
ANCONA - Aumento dei costi dell'energia e delle materie prime, servono misure a livello istituzionale come ammortamenti pluriennali o congelamenti degli effetti sulla...

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ANCONA - Aumento dei costi dell'energia e delle materie prime, servono misure a livello istituzionale come ammortamenti pluriennali o congelamenti degli effetti sulla contabilità. L'assessore regionale Mirco Carloni, coordinatore della Commissione Sviluppo Economico,  ha scritto al Ministro Giancarlo Giorgetti e al sottosegretario  di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Roberto Garofoli. Una missiva a nome di «tutti gli assessori allo sviluppo economico della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, per rappresentare la forte preoccupazione in merito alla grave situazione che stanno attraversando le imprese a causa dell’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime, che impone la messa in atto a livello istituzionale di tutte le misure necessarie per evitare conseguenze ben più gravi per la nostra economia».

Ricadute occupazionali e creditizie

«A seguito dell’aumento dei costi energetici e di molte materie prime, infatti, si stanno registrando sui territori allarmanti segnali di rallentamento delle produzioni, dovute alla forte contrazione dei margini delle imprese che rendono in molti casi antieconomica la produzione stessa - scrive Carloni -  Tale condizione potrebbe determinare la crisi dell’impresa e la potenziale cessazione totale o parziale delle attività, con pesanti riflessi anche sul versante occupazionale. Accanto a tale problema si aggiungerà quello derivante dagli effetti contabili delle fatture per l’energia e le materie prime, per cui l’iscrizione a bilancio di tali costi potrebbe evidenziare una situazione di crisi e di insolvenza, ancorché l’azienda risulti sana, con gravissime conseguenze in termini di merito creditizio, accesso agli incentivi pubblici e di relazioni commerciali con altre imprese della filiera».

Proposte da inserire nel decreto legge 23./2020

Nell’esprimere apprezzamento per gli interventi relativi al contenimento dei costi energetici inseriti nell’emanando cosiddetto D.L. “Aiuti-bis”, Carloni ravvisa però l’esigenza «di prevedere una disposizione temporanea, sul modello di quella più generale di cui all’art. 6 del D.L. 23/2020, che consenta il “congelamento” degli effetti sulla contabilità societaria che derivano dalle fatture per i costi dell’energia e da quelle delle materie prime (almeno di alcune), in relazione ai sovra costi rispetto a quelli del 2019 ovvero, in alternativa, che disponga l’ammortamento delle spese e dei sovra costi rispetto al 2019 nei 4 anni di bilancio successivi. Sono certo di una vostra disponibilità a valutare tali proposte ai fini dell’inserimento nel suddetto decreto-legge che consentirebbero alle imprese un supporto concreto ed un alleggerimento rispetto alla loro esposizione sui mercati. Grato per l’attenzione, invio i miei migliori saluti».

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Corriere Adriatico