Ritorno a scuola: Ascoli pronta a ripartire, le altre province ragionano su turni e trasporti

Ritorno a scuola: Ascoli pronta a ripartire, le altre province ragionano su turni e trasporti
ANCONA - La deadline fissata dalla Commissione trasporti della Conferenza delle Regioni è il 28 dicembre. LEGGI ANCHE: ...

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ANCONA - La deadline fissata dalla Commissione trasporti della Conferenza delle Regioni è il 28 dicembre.

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Entro quella data, i prefetti, a cui è stato affidato il coordinamento del rientro a scuola in sicurezza, dovranno consegnare un documento operativo che garantisca un ritorno tra i banchi in presenza al 75% ed un coefficiente di riempimento dei mezzi al 50%, come previsto dal Dpcm del 3 dicembre. 

 

Il confronto

Tra lo scorso venerdì e ieri si sono succeduti una serie di tavoli di confronto tra Ufficio scolastico regionale, Regione, aziende del trasporto pubblico locale e, appunto, prefetture, per definire la macchina organizzativa provincia per provincia. Il problema è che le necessità del mondo della scuola e quelle del tpl non sembrano collimare. Tranne nella provincia di Ascoli, dove l’azienda di trasporti e Trenitalia (per quanto concerne la tratta San Benetto-Ascoli) hanno garantito la copertura necessaria alla platea scolastica che si muove sui mezzi con corse aggiuntive, senza necessità di modificare gli orari. 

Le richieste

Nelle altre quattro province, invece, il mondo del tpl ha chiesto ingressi ed uscite scaglionate dagli istituti, con una distanza tra un turno ed un altro di almeno due ore e trenta minuti – verosimilmente, la prima entrata scatterebbe alle 8 e la seconda alle 10:30 – ed una percentuale di studenti spostati sul secondo turno di circa il 25%. L’Ufficio scolastico regionale, dal canto suo, dopo essersi confrontato con i vari istituti, ha presentato l’elenco puntuale delle classi che possono “turnare”, declinato scuola per scuola, ma la percentuale è molto inferiore al 25%. Il doppio turno crea infatti non poche difficoltà al mondo scolastico ed in certi casi è al limite dell’impossibile: una questione su tutte, la necessità di prevedere spazi ed organizzazione per l’inevitabile pausa pranzo per chi entra alle 10:30.

Il documento

L’ultima parola, si diceva, spetta alle Prefetture – per la prima volta coinvolte nel coordinamento della riapertura delle scuole –, che dovranno valutare il punto di caduta tra le due posizioni e stilare un documento operativo che consenta un rientro in totale sicurezza. Quella di Ascoli è la più avvantaggiata e si appresta a stilare il documento prevedendo corse aggiuntive negli stessi orari grazie alla collaborazione dell’azienda di trasporto locale. Ancona e Pesaro sono invece più orientate verso l’opzione di ingressi ed uscite scaglionate. 

I timori

Che si decida in un senso o in altro, l’importante è che non si ripetano gli errori di settembre, quando il ritorno tra i banchi si è tradotto in un cortocircuito nel tracciamento dei casi positivi ed in un’incidenza rilevante sui contagi.

 

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Corriere Adriatico