ANCONA - Troppe finestre aperte separano le date più attese: quelle che riguardano la riapertura dell’anno scolastico e quelle che invece porteranno i marchigiani ad...
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Non è cosa da poco, tanto che il governatore Luca Ceriscioli in tempi non sospetti aveva auspicato una tornata elettorale a luglio, fra le altre cose proprio per evitare ulteriori disagi agli studenti. «Adesso che la finestra elettorale è stata più o meno decisa - riflette il presidente - si parla di un rientro a scuola il 23 settembre, ma siamo ancora nel campo delle ipotesi».
Il calendario scolastico viene deciso dalle Regioni in maniera autonoma e non è un caso che il governatore abbia fermato tutto in attesa di conferme. «Sono sempre stato contrario a far tornare in classe i ragazzi per poi fermarli dopo qualche giorno e questa era una delle motivazioni che mi spingeva a chiedere il voto a luglio. Ora non resta che aspettare».
Questione di igiene
Certo è che pesa - e tanto - anche il problema della sanificazione dei plessi, che deve essere fatta in maniera scrupolosa prima della riapertura della scuola e poi ripetuta dopo la tornata elettorale. Il ministero ha pubblicato un documento elaborato dal Comitato Tecnico scientifico che contiene le indicazioni da seguire per l’igienizzazione dei locali che dovrà essere svolta dagli operatori scolastici. Indicazioni recise anche sui prodotti che bisogna utilizzare. Infatti, insieme ai normali disinfettanti, il comitato richiede l’utilizzo di «prodotti con azione virucida.
I luoghi a rischio
Nella sanificazione si dovrà porre particolare attenzione alle superfici più toccate quali maniglie e barre delle porte, delle finestre, sedie e braccioli, tavoli, banchi, cattedre, interruttori della luce, corrimano, rubinetti dell’acqua, pulsanti dell’ascensore, distributori automatici di cibi e bevande». Attenzione anche ai servizi igienici che secondo il Comitato «Sono dei punti di particolare criticità nella prevenzione del rischio. Dovrà quindi essere posta particolare attenzione, lasciando le finestre sempre aperte, oppure mantenendo in funzione gli estrattori di aria per l’intero orario scolastico». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico