Coronavirus, i cluster "cugini" di Morrovalle e Hotel House tolgono i "contagi zero" alle Marche

Coronavirus, i cluster "cugini" di Morrovalle e Hotel House tolgono i "contagi zero" alle Marche
ANCONA - Non fosse per il piccolo cluster scoperto l’altro ieri a Morrovalle, un focolaio derivato da quello dell’Hotel House perché alimentato dallo stesso...

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ANCONA - Non fosse per il piccolo cluster scoperto l’altro ieri a Morrovalle, un focolaio derivato da quello dell’Hotel House perché alimentato dallo stesso caso indice, le Marche ieri avrebbero inanellato la quarta giornata a zero contagi delle ultime tre settimane.




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Invece il bollettino del Gores ieri registrava quattro casi positivi, proprio quelli annunciati mercoledì sera, uno in meno anzi di quel che sembrava, perché un tampone inizialmente dubbio è risultato poi negativo al re-test, l’esame di verifica che ha escluso l’infezione. In tutto i campioni analizzati nella giornata di mercoledì sono stati 1.569, di cui 777 del percorso nuove diagnosi e 792 del percorso guariti. Con gli ultimi quattro positivi il totale dei contagiati nelle Marche dall’inizio dell’emergenza sale a 6.768 su 75.604 primi tamponi esaminati. 
 
In quarantena
I quattro casi positivi di Morrovalle, messi in isolamento domiciliare, sono tutti asintomatici, come la stragrande maggioranza (oltre il 57%) dei 90 contagi diagnosticati nelle Marche nell’ultimo mese, a partire dalla fase 2 avviata il 18 maggio con la riapertura delle attività economiche e la possibilità di uscire di casa senza limiti che non fossero la distanza minima di un metro e la mascherina. Così, visto che il virus si nasconde bene e non dà sintomi gravi (il restante 43% dei casi sono pauci-sintomatci) tocca andarlo a cercare partendo dai casi noti. È così, con un’indagine epidemiologica che ha tracciato i contatti con questionari e testimonianze, disegnando in una mappa frequentazioni e incontri, che si sono ricostruiti i 4 positivi di Morrovalle, dopo che erano state sottoposte a tampone 19 persone entrate in contatto ravvicinato con il caso indice accertato il 27 maggio. Lo stesso si sta facendo all’Hotel House, dove partendo da un residente pakistano risultato positivo al Covid-19 si sono individuati altri quattro contagiati, dall’esame di 59 tamponi fatti ai conviventi del caso indice e ai soggetti che nel maxi-condominio l’avevano in qualche modo frequentato. 
Tamponi a tappeto

Il Comitato operativo regionale ha deciso poi di estendere la campagna di tamponi a tappeto potenzialmente a tutti i residenti del palazzone multietnico (la lista ufficiale è di 1.309 persone) che daranno adesione volontaria al test. Ieri, dopo l’opera di convincimento fatta da cinque mediatori culturali, sono stati fatti i primi 250 prelievi, per fare una mappatura del possibile focolaio che al momento sembra comunque sotto controllo. «Il rilevamento a tappeto dei casi di Coronavirus messo in atto ormai da diverse settimane, con tamponi praticati a tutti i contatti di casi indice positivi - scriveva ieri il governatore Luca Ceriscioli - ci sta consentendo di individuare e isolare in tempi rapidi le persone contagiate. È una ulteriore evidenza del funzionamento della macchina sanitaria regionale». Intanto i due cluster di Porto Recanati e Morrovalle hanno fatto di Macerata la provincia marchigiana con più contagi della fase 2. Dal 18 maggio a ieri se ne contavano 38 (1.141 in totale), seguita da Pesaro Urbino con 26 (2.756), Fermo con 17 (471), Ancona con 16 (1.875) e Ascoli Piceno ferma ormai da un mese a 290 contagi. Ieri sono tornati a diminuire i ricoveri per Covid (da 21 a 19), anche se c’è un secondo paziente in terapia semintensiva a Torrette, mentre i dimessi e guariti sono saliti a 5.197 (+12), con conseguente calo dei positivi in isolamento domiciliare (558, -7 in 24 ore) e dei positivi attuali (577, -9). E ieri, per il terzo giorno consecutivo, non ci sono stati decessi legati al Covid-19: le vittime nelle Marche restano 994. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico