Acquaroli: obbligo di mascherine anche all'aperto nelle Marche. L'ipotesi durante un incontro sulla sanità

Acquaroli: obbligo di mascherine anche all'aperto nelle Marche. L'ipotesi durante un incontro sulla sanità
ANCONA - Ipotesi di obbligo di utilizzo delle mascherine anche all'aperto anche nelle Marche come già avviene in Lazio e Basilicata. A lasciare intravvedere questa...

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ANCONA - Ipotesi di obbligo di utilizzo delle mascherine anche all'aperto anche nelle Marche come già avviene in Lazio e Basilicata. A lasciare intravvedere questa misura, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli prima di un incontro ad Ancona nella sede della Regione con i vertici della sanità marchigiana per fare il punto sull'evoluzione pandemica da Covid-19. «Si potrebbe ipotizzare l'obbligo della mascherina - risponde Acquaroli a una domanda dei cronisti - però non voglio prendere decisioni da solo. Ci sono le autorità sanitarie competenti con cui relazionarsi e con cui discutere e poi eventualmente, nell'ipotesi in cui sia ritenuto necessario, prenderemo i dovuti provvedimenti».


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Acquaroli pone come prioritarie «sicurezza e sanità per tutti i cittadini marchigiani: cerchiamo subito di capire la situazione che sta evolvendo velocemente in questi giorni anche nella nostra regione» prosegue. «Noi siamo per non creare allarme ma sicuramente essere allertati rispetto a quelli che saranno gli effetti della ripresa della pandemia che sembra, in queste ore, stia avvenendo anche nella nostra regione». «Bisogna capire - aggiunge il neo presidente della Regione Marche - i dati epidemiologici che si stanno verificando nei territori e capire se bisogna prendere dei provvedimenti affinché ci possa essere maggiore cautela nei confronti dell'evolversi della pandemia».

CONTRO IL VIRUS NO IDEOLOGIE MA CONFRONTO E RESPONSABILITA'

 «Se facciamo del trattamento del virus un atteggiamento ideologico e propagandistico rischiamo di rincorrere il virus nei suoi effetti, se invece ragioniamo attorno a quelli che sono oggettivamente l'espansione e i momenti da cogliere, credo che abbiamo un atteggiamento più oggettivo, pragmatico, sereno ma anche per le rispettive parti politiche». Così ad Ancona rispondendo a una domanda dei cronisti sui molti casi di coronavirus registrati anche in diverse scuole marchigiane dopo la riapertura. «Tutti gli organismi nazionali riflettono sulle conseguenze della riapertura delle scuole, - ha ricordato - intanto si parla del 18 ottobre come elemento di valutazione degli effetti delle riapertura delle scuole sulla sanità regionale e nazionale». «Sicuramente è un evento - ha aggiunto - che mette migliaia, milioni di soggetti in condizioni di incontrarsi quotidianamente in luoghi chiusi e poi questi soggetti tornano nel loro ambito famigliare e sociale. Questo può essere un veicolo dell'espansione del Covid. Io credo che di tutto questo dovremmo parlarne con le autorità competenti nel rispetto reciproco delle responsabilità...». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico