Acquaroli: obbligo di mascherine anche all'aperto nelle Marche. L'ipotesi durante un incontro sulla sanità

Acquaroli: obbligo di mascherine anche all'aperto nelle Marche. L'ipotesi durante un incontro sulla sanità
Acquaroli: obbligo di mascherine anche all'aperto nelle Marche. L'ipotesi durante un incontro sulla sanità
2 Minuti di Lettura
Sabato 3 Ottobre 2020, 12:55 - Ultimo aggiornamento: 18:09
ANCONA - Ipotesi di obbligo di utilizzo delle mascherine anche all'aperto anche nelle Marche come già avviene in Lazio e Basilicata. A lasciare intravvedere questa misura, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli prima di un incontro ad Ancona nella sede della Regione con i vertici della sanità marchigiana per fare il punto sull'evoluzione pandemica da Covid-19. «Si potrebbe ipotizzare l'obbligo della mascherina - risponde Acquaroli a una domanda dei cronisti - però non voglio prendere decisioni da solo. Ci sono le autorità sanitarie competenti con cui relazionarsi e con cui discutere e poi eventualmente, nell'ipotesi in cui sia ritenuto necessario, prenderemo i dovuti provvedimenti».

LEGGI ANCHE: Coronavirus, Acquaroli firma l'ordinanza: nelle Marche mascherina obbligatoria h24 anche all'aperto

LEGGI ANCHE: Le Marche all'era del Covid: distanti, con la mascherina e attenzione ai contatti

LEGGI ANCHE: Il Covid fa di nuovo paura: muore un'anziana, in terapia intensiva il nonno dell'alunno contagiato   

Acquaroli pone come prioritarie «sicurezza e sanità per tutti i cittadini marchigiani: cerchiamo subito di capire la situazione che sta evolvendo velocemente in questi giorni anche nella nostra regione» prosegue. «Noi siamo per non creare allarme ma sicuramente essere allertati rispetto a quelli che saranno gli effetti della ripresa della pandemia che sembra, in queste ore, stia avvenendo anche nella nostra regione». «Bisogna capire - aggiunge il neo presidente della Regione Marche - i dati epidemiologici che si stanno verificando nei territori e capire se bisogna prendere dei provvedimenti affinché ci possa essere maggiore cautela nei confronti dell'evolversi della pandemia».

CONTRO IL VIRUS NO IDEOLOGIE MA CONFRONTO E RESPONSABILITA'
 «Se facciamo del trattamento del virus un atteggiamento ideologico e propagandistico rischiamo di rincorrere il virus nei suoi effetti, se invece ragioniamo attorno a quelli che sono oggettivamente l'espansione e i momenti da cogliere, credo che abbiamo un atteggiamento più oggettivo, pragmatico, sereno ma anche per le rispettive parti politiche». Così ad Ancona rispondendo a una domanda dei cronisti sui molti casi di coronavirus registrati anche in diverse scuole marchigiane dopo la riapertura. «Tutti gli organismi nazionali riflettono sulle conseguenze della riapertura delle scuole, - ha ricordato - intanto si parla del 18 ottobre come elemento di valutazione degli effetti delle riapertura delle scuole sulla sanità regionale e nazionale». «Sicuramente è un evento - ha aggiunto - che mette migliaia, milioni di soggetti in condizioni di incontrarsi quotidianamente in luoghi chiusi e poi questi soggetti tornano nel loro ambito famigliare e sociale. Questo può essere un veicolo dell'espansione del Covid. Io credo che di tutto questo dovremmo parlarne con le autorità competenti nel rispetto reciproco delle responsabilità...».
© RIPRODUZIONE RISERVATA