Caldo africano, l'allarme del climatologo Fazzini: «Rischiamo la mancanza di acqua»

Il climatologo Massimiliano Fazzini docente di Unicam
ANCONA - Caldo eccezionale, una situazione meteorologica che se da un lato porta in evidenza quanto stia cambiando il clima, dall'altro porta in evidenza quello che...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA - Caldo eccezionale, una situazione meteorologica che se da un lato porta in evidenza quanto stia cambiando il clima, dall'altro porta in evidenza quello che sarà il problema degli anni  a venire: la carenza d'acqua. Lo afferma il climatologo Massimiliano Fazzini, geologo all'Università di Camerino e Coordinatore del Team sul Rischio climatico della Società Italiana di Geologia Ambientale, a commento della situazione meteo che stiamo attraversando. Dopo il ritardo della primavera, il caldo improvviso.  

Caldo tropicale, domani il giorno con il picco massimo di pericolosità delle ondate di calore nelle Marche / Guarda le previsioni

La riflessione di Fazzini parte dalle condizioni oggettive. Afferma, infatti, che «l’ondata di caldo di matrice subtropicale subcontinentale (un mix di condizioni azzorriane e subsahariane) sta apportando condizioni di caldo intenso, con valori di 4-6°C oltre le medie del periodo ma non particolarmente afoso (i tassi di umidità relativi non sono mediamente così elevati) ed i termometri, in particolare sulla Sicilia centrorientale, hanno toccato valori superiori ai 40°C».

Caldo tropicale, soffrono anche gli animali da compagnia. Sempre acqua fresca e attenti alla disidratazione

A preoccupare non è solo l'aumento della temperatura, quanto il ripetersi di questi fenomeni. Secondo Fazzini, infatti, «che il clima sia più “estremo” lo possiamo realmente osservare tutti; siamo passarti da una primavera instabile e lenta a declinare verso l’estate a temperature decisamente elevate. Ma evidentemente, se un certo valore di qualunque parametro meteorologico si propone molto raramente, esso statisticamente viene inquadrato come evento raro  e non dipende direttamente dal cambiamento climatico in atto ma se si verifica una ripetitività più o meno costante, ad esempio una o più volte ad estate o ogni anno, allora è molto probabile che il valore  sia il risultato del riscaldamento globale in atto».

Da qui una considerazione che travalica il presente e guarda in prospettiva quello che potrà accadere: un vero e proprio grido di allarme sulla necessità di una corretta gestione della risorsa acqua. Conclude, infatti, Fazzini: «certo è che il connubio tra punte di calore estreme e maggiore frequenza delle ondate di calore (almeno 5 giorni con temperatura massima maggiori di 34°C) e l’irregolarità delle precipitazioni (sempre meno frequenti ma più intense) sta favorendo una maggiore evaporazione e soprattutto il depauperamento naturale delle risorse idriche di qualità. La mancanza di acqua di qualità diverrà di certo una delle problematiche più “bollenti” da affrontare, anche in Italia – ha continuato -  già nel prossimo decennio. In tal senso, stiamo tentando di anticipare scientificamente i tempi, proponendo tra l’altro lo svolgimento del Forum Mondiale sull’acqua del 2024, in Italia. Fatto sta che, termicamente parlando, la famosa soglia degli 1,5°C in più rispetto all’era pre-industriale stabilita al COP 21 è oramai vicina e gli effetti sull’ambiente fisico e sugli ecosistemi potrebbero davvero rivelarsi drammatici, forse irreversibili come affermato proprio  ieri dall’ONU. E’ tempo di agire».

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico