Bancomat addio: in 3.200 Comuni nessuno sportello bancario. E le Marche hanno un triste record

Dall'inizio dell'anno chiusi 600 sportelli

Addio sportelli Bancomat: nessuna agenzia bancaria nel 41% dei Comuni
Sempre meno sportelli bancari, sempre meno Bancomat e, di conseguenza, sempre più Atm di gruppi internazionali che caricano forti commissioni per i prelievi. ...

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Sempre meno sportelli bancari, sempre meno Bancomat e, di conseguenza, sempre più Atm di gruppi internazionali che caricano forti commissioni per i prelievi.

Restare senza contanti diventa un problema soprattutto nei piccoli comuni. Dopo i quasi 600 sportelli chiusi da inizio anno sulla spinta della tecnologia e del taglio dei costi, i comuni privi di presenza bancaria ammontano a oltre 3200, il 41% del totale e continuano a salire toccando non solo le aree interne, montane o i piccoli centri. Oltre 4,2 milioni di persone e 249mila imprese non hanno accesso ai servizi bancari nel comune di residenza, senza duimenticare che si dirada anche la rete delle filiali nelle grandi città.

Il tema sollevato da Mattarella

 

Il tema, sollevato anche dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella all'assemblea Federcasse è dettagliato dalla Fondazione Fiba del sindacato First Cisl. 

Il 41,1% dei 7900 comuni italiani non ha quindi uno sportello (+2,9% rispetto al giugno 2022) e il 24,1 ne ha solo uno sul proprio territorio con i cittadini che devono quindi scegliere per forza quell'istituto di credito.

«Trovare uno sportello bancario sta diventando sempre più difficile - si legge nell'analisi - Non solo nei piccoli centri o nelle aree montane, ma anche nelle grandi città. Il disimpegno delle banche dai territori non è però un fenomeno uniforme e riserva infatti alcune sorprese: a Barletta o a Grosseto è più facile imbattersi in una filiale che a Milano o a Roma».

L'indicatore di 'desertificazione' bancaria su base provinciale elaborato nel rapporto della fondazione Fiba vede le province di Vibo Valentia e Isernia, precedute da Campobasso e Cosenza con i risultati peggiori.

Tuttavia il Sud ha anche degli esempi migliori visto che nelle sette province dove nei comuni vi è almeno uno sportello l'elenco nclude Barletta-Andria-Trani, Brindisi e Ragusa (Sicilia) assieme a Grosseto e Pisa, Ravenna e Reggio Emilia. Confrontando i numeri con quelli relativi alla fine del 2022, emerge che nel primo semestre del 2023 la desertificazione è avanzata più velocemente nelle Marche (-5%), in Lombardia (-3,9%), Sicilia (-3,6%), Lazio (-2,9%), Umbria e Veneto (-2,6%). 

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Corriere Adriatico