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ANCONA - Dopo le polemiche di giugno sul nuovo presidente dell’Autorità di sistema portuale Adriatico Centrale, i veleni dell’estate. Il professor Enrico Musso, uno dei candidati che hanno confermato la loro adesione all’interpello del ministero dell’Infrastrutture, ha denunciato infatti un doppio hackeraggio alla sua pagina di Wikipedia.
Venerdì primo allarme
Musso ha scoperto una prima intrusione venerdì «poche ore dopo la pubblicazione della notizia della mia candidatura da parte del Corriere Adriatico».
Tecnicamente tutti gli utenti, registrati e non registrati, possono editare le pagine che stanno guardando di Wikipedia, nota per essere enciclopedia open source. In questo caso però, secondo Musso, qualcuno, fuori da Wikipedia, gioca ad inquinare i pozzi. Lo stesso docente venerdì riferiva che avrebbe richiesto di correggere le inesattezze e avrebbe richiesto a Wikipedia la protezione della pagina. Qui si chiude la prima puntata.
Il secondo blitz informatico
Nella notte tra sabato e domenica, come dichiara Musso al Corriere Adriatico, avviene una seconda intrusione: «L’intera mia attività accademica era stata cancellata da Wikipedia, dove venivo definito semplicemente “un politico”. Penso che questo comportamento sia finalizzato a screditarmi, soprattutto rispetto alla procedura in corso. Sono sorpreso che il livello di conflittualità su questa nomina, per quanto importante e ambita, possa raggiungere questi livelli. Davvero un brutto clima».
Se possibile, c’è di più: dopo la prima intrusione Musso cerca invano di far correggere le inesattezze, che ricompaiono per ben due volte. «A quel punto è intervenuto un adminstrator di Wikipedia e ha bannato una mia collaboratrice (e forse anche il denigratore, non so)». Come se ne esce? «In nottata sono intervenuto direttamente e ho rimesso almeno che sono un professore, e alcuni degli incarichi attuali. Sempre che la pagina non sia ancora modificata nelle prossime ore. Comunque ora c’è un decimo di quello che c’era prima».
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