Meloni in tour con vista sul voto 2020. Candidato: Castelli-Acquaroli, ultimo rush

Meloni in tour con vista sul voto 2020. Candidato: Castelli-Acquaroli, ultimo rush
ANCONA -  Fratelli d’Italia sfodera l’asso nella manica e gioca d’anticipo per le prossime Regionali: Giorgia Meloni arriverà nelle Marche...

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ANCONA -  Fratelli d’Italia sfodera l’asso nella manica e gioca d’anticipo per le prossime Regionali: Giorgia Meloni arriverà nelle Marche giovedì prossimo - 5 dicembre - e ha scelto Macerata come ‘data zero’ della campagna in giro per l’Italia del “Manifesto nazionale di lotta alla droga”.


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Non sembra essere un caso che la leader di FdI abbia deciso di far partire l’iniziativa proprio nella regione che, nel «primo giro di intese» del tavolo nazionale con gli alleati, vede il partito in pole alla guida della coalizione del centrodestra per le Regionali del 2020. Manca ancora l’ufficialità, ma la riserva potrebbe essere sciolta dalla stessa Meloni nel tour marchigiano che toccherà anche Ancona e Loreto.

Quanto al candidato, i nomi sul tavolo restano quelli del tris calato già durante l’estate: l’ex sindaco di Ascoli Guido Castelli, il deputato Francesco Acquaroli ed il portavoce regionale Carlo Ciccioli. Ieri tutti schierati - insieme alla consigliera regionale Elena Leonardi ed al coordinatore provinciale di Pesaro Urbino Antonio Baldelli - per presentare il programma di giovedì. «Inizia la corsa per liberare le Marche - esordisce Ciccioli -. Sarà un primo contatto con la classe dirigente ed i marchigiani per costruire il progetto condiviso con tutte le forze del centrodestra e rilanciare la nostra regione».


Tappa iniziale sarà a Loreto, per un incontro privato con il mondo cattolico, seguito da quello ad Ancona con un’associazione economica di categoria. Poi, gli appuntamenti pubblici pomeridiani: presentazione della classe dirigente all’Hotel Passetto di Ancona e del manifesto antidroga al Cinema Italia di Macerata, alla vigilia dell’anniversario dell’assassinio di Pamela Mastropietro. Acquaroli e Castelli hanno puntato l’accento sulla necessità di «far uscire le Marche dall’isolamento logistico ed istituzionale che ha relegato la regione nella marginalità. I ritardi infrastrutturali e burocratici costano alle imprese marchigiane circa sei miliardi l’anno». Chi tra i due verrà investito del ruolo di guidare il centrodestra nella sfida elettorale più interessante degli ultimi decenni nelle Marche? Acquaroli o Castelli, Castelli o Acquaroli? Forse sarà la stessa Meloni a sciogliere la riserva durante la giornata marchigiana. In concomitanza con l’arrivo della leader di Fdi, le sardine marchigiane stanno cercando di organizzare una manifestazione nel capoluogo regionale per fare da contraltare. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico