La risposta dell'assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini: «Si devono tagliare servizi per 20 infermieri in meno?»

La risposta dell'assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini: «Si devono tagliare servizi per 20 infermieri in meno?»
ANCONA - Nel ginepraio che si è creato all’ospedale di Torrette, i primari chiedono più fondi e personale per continuare a garantire altissimi standard di cura...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

ANCONA - Nel ginepraio che si è creato all’ospedale di Torrette, i primari chiedono più fondi e personale per continuare a garantire altissimi standard di cura e tirano in ballo la Regione. 


Filippo Saltamartini, assessore alla Sanità: come risponde al grido d’allarme dei capi dipartimento di Torrette? 
«Ci sono dei tetti di spesa che, per normativa, non possono essere superati. Detto questo, però, proprio perché Torrette è l’unico dea di II livello della regione ed esegue interventi di alta complessità, abbiamo concentrato qui la maggior parte delle risorse».

 
Da quanto scrivono i primari non sembra così.
«Dal 2018 all’Azienda ospedaliero universitaria delle Marche sono andati 18 milioni di euro in più».
La carenza più critica riguarda il personale: come si interviene?
«Questa mattina (ieri) ho avuto una riunione con i vertici di Torrette proprio per sapere come sia possibile che, per 20 infermieri usciti dall’organico perché stabilizzati in altre aziende ci sia una contrazione dei servizi garantiti dall’ospedale. Peraltro, a dicembre ne entreranno altri sette. Bastano 13 infermieri in meno a creare queste criticità?».
Qual è stata la risposta?
«Va tenuto conto che deve essere rifatto l’atto aziendale (l’ultimo è di più di 20 anni fa) per ridistribuire l’organico e deve tener conto delle esigenze del personale. Ma non capisco come possano bastare 20 infermieri in meno, in un ospedale che ne conta 1670, per creare disservizi».
Che idea si è fatto? È un problema di direzione?
«Il direttore generale è arrivato da poco, diamogli tempo. E va rifatto l’atto aziendale: dove mettere medici e posti letto lo decide l’azienda non la Regione». 
Una delle critiche mosse è che la corsa al personale delle Ast stia depauperando Torrette: è così?
«Assolutamente no. Con i sindacati abbiamo rivisto i criteri del concorso, che sarà sì unico a livello regionale, ma chi partecipa dovrà specificare in quale Ast o azienda intende lavorare. Prima, con l’Asur, poteva crearsi una concorrenza tra le aziende regionali. Ma con la riforma delle Ast questo non è più possibile. Il primo concorso con queste nuove modalità lo sta per bandire l’Ast 1 di Pesaro».
Alla fine, però, a Torrette problemi ci sono: altrimenti primari e sindacati non sarebbero scesi sul piede di guerra.


«E di questo ho chiesto spiegazioni, considerando che Torrette è l’ospedale che abbiamo potenziato di più». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico