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ANCONA - Manca l’ultimo miglio, il traguardo è ben visibile all’orizzonte. Ma è proprio quando l’obiettivo sembra alla portata che il gioco si fa più duro. E le trattative diventano più serrate. Il futuro del progetto per portare a Jesi Est un centro di distribuzione logistica di Amazon da 66mila metri quadrati - per circa 900/1000 assunzioni – verrà deciso nelle prossime ore ed in questi giorni il confronto tra Interporto e la società Scannell (il general contractor di Amazon) si è intensificato. Si tratta sui tempi e sull’aspetto economico dell’operazione da un costo stimato in circa 4-5 milioni di euro.
Il summit
Ieri, a Palazzo Leopardi, c’è stato un incontro di natura tecnica tra la Regione ed un rappresentante della società che realizzerebbe materialmente il polo logistico del colosso dell’e-commerce. Tra i corridoi si respira ottimismo rispetto all’esito della trattativa, arrivata alle ultime battute, ma finché non si chiude, va mantenuto il sangue freddo. Qualcosa, tuttavia, ha comunque iniziato a muoversi.
Le operazioni
Sul pannello esterno all’area compare il nome Scannell, il general contractor che a inizio 2022 ha formalizzato la manifestazione d’interesse per l’insediamento. «Tali attività, che non riguardano pertanto la realizzazione dell’opera – aveva specificato con massima cautela l’amministrazione Bacci, che guida il Comune di Jesi - consistono principalmente in indagini geologiche, predisposizione di canalizzazioni e verifiche delle eventuali interferenze dei sottoservizi con le relative sistemazioni del terreno e le connesse opere di cantiere. A tal fine sono stati recintati i terreni oggetto di tale indagine, la quale durerà alcuni giorni in considerazione dell’ampiezza dell’area potenzialmente interessata».
La partenza
Ultimo miglio di una corsa iniziata oltre un anno e mezzo fa e che dalla scorsa estate ha preso il ritmo dello sprint, arrivando fino alle fitte comunicazioni registrate durante le vacanze natalizie. Ed è stato proprio il 31 dicembre a veder maturare la trattativa tra Regione, Interporto e Dpa (per conto di Scannell), l’azienda anconetana della logistica portuale - formata da Dorica Trasporti e Amatori - vincitrice del bando per uno dei tre terminal ferroviari di Interporto e direttamente coinvolta nello sbarco di Amazon nelle Marche.
Le trattative
A giugno, Dpa si era caricata un mutuo da 4 milioni di euro per pagare quello che avrebbe potuto sborsare con le rate del rent-to-buy previsto dalla gara. La mano tesa finanziaria dell’azienda ha tratto in salvo la capitalizzazione di Interporto, poggiata anche sugli 8 milioni di euro messi sul piatto dalla Regione. Nell’ultimo giorno dell’anno, Dpa e Scannell hanno formalizzato un’ultima offerta per acquisire l’uso dei servizi, dopo aver già pattuito l’acquisto dei volumi a costruire che erano in possesso di Interporto ed il 4 gennaio scorso il cda dell’ente ha accettato all’unanimità la manifestazione di interesse non vincolante estesa da Dpa e Scannell.
Da quel momento, c’è stata una frenetica attività di confronto tra le parti per chiudere la partita nel modo più proficuo per tutti, ma alcune divergenze di vedute sul ruolo e la tenuta di Interporto nel nuovo scenario che verrebbe a disegnarsi con l’eventuale approdo di Amazon, hanno prolungato la trattativa. Come in una partita di poker, si rilancia per ottenere quanto più possibile, ma è interesse di tutti gli attori coinvolti arrivare alla stipula di un contratto. E se sarà all in, lo scopriremo nelle prossime ore.
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