ANCONA - Nervi tesi e clima pesante. Nel secondo incontro sul rischio esuberi ad Aerdorica tra Regione, Njord e sindacati, dopo quello andato a vuoto lo scorso 11 novembre, a...
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Il governatore Luca Ceriscioli era convocato a Roma per la Cabina di coordinamento sul terremoto, ma sarà presente al prossimo incontro del 2 dicembre, quando si decideranno definitivamente i giochi. Intanto, è stata Bravi a fare le sue veci, affermando che «la Regione è pronta ad avviare un piano di politiche attive insieme ad Anpal servizi e al Centro per l’impiego di Ancona per la presa in carico di eventuali esuberi e la loro ricollocazione». Di fatto, quindi, si parla di misure post-licenziamento, e non più di formule per evitarli. «Ovviamente questo percorso di presa in carico potrà essere avviato solo dopo la dichiarazione degli esuberi, al termine della cassa integrazione, verosimilmente non prima di febbraio 2020». Ad oggi, il costo del lavoro ad Aerdorica è di 120mila euro al mese, troppo alto rispetto alle entrate. Per centrare il numero che, tradotto in euro, porta al risparmio richiesto da Bruxelles, mancano ancora 14 unità all’appello, per le quali Njord è pronta ad aprire una procedura di mobilità. Il tutto, però, al netto dei decreti ingiuntivi per il ripristino dei tagli stipendiali operati dagli ex amministratori Belluzzi e Massei, che potrebbero far aumentare il costo del lavoro e, di conseguenza, il numero degli esuberi. Cinque decreti hanno già avuto sentenza positiva dal Tribunale del Lavoro, altri 18 sono in attesa del dibattimento e per ulteriori 30, l’avvocato Canagfoglia ha inoltrato ad Aerdorica una lettera di sollecito per chiedere la corresponsione delle somme dovute.
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Corriere Adriatico