ANCONA - Domani e domenica anche nelle Marche si consumerà la 23a edizione di Cantine Aperte. Sono 74 le cantine che...
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Sono 74 le cantine che aderiscono all'iniziativa firmata dal Movimento turismo del vino.
Si parte dai generosi terreni arenari e argillosi dei Colli Pesaresi per arrivare al fiume Metauro, dove l'azienda Guerrieri a Piagge, che domenica ospiterà l'esposizione del cavallo del Catria, e la cantina Fiorini a Barchi producono qualità tra i Bianchello. Claudio Morelli, altro bianchellista, ha tenuto a battesimo, in questi giorni, Morell, una bollicina fine e grassa, nata dalla sapienza di Riccardo Cotarella, uno dei migliori enologi italiani.
Prima di arrivare nelle terre bagnate dall'Esino, si incontrano i filari della Lacrima di Morro d'Alba, ruffianissimo rosso, di ottima attrattiva floreale e dallo scarso apporto tannico. Tante le cantine storiche che valgono una sosta. Si pensi a Marotti e Campi, Badiali e Candelaresi, Lucchetti, Stefano Mancinelli e Vicari, nomi che hanno fatto grande questo vitigno. Si è già a Ostra Vetere, terra di confine tra le Doc Lacrima e Verdicchio. Le colline si fanno morbide, rotonde e attraversarle è come infilare le mani sotto un morbido cuscino.
Sulla riva sinistra dell'Esino, si ergono Montecarotto, sede dell'azienda Moncaro, che ha appendici anche a Camerano e ad Acquaviva Picena, Poggio San Marcello, Castelplanio, Rosora, Mergo, Maiolati Spontini, Barbara e Arcevia. Vini sensuali, eternamente freschi, con calore alcolico, suadenza fruttata e aggressività minerale. La cantina di Ampelio Bucci, aperta solo domenica, a Pongelli di Ostra Vetere, conferma questi pensieri. Un calice di Verdicchio dei Castelli di Jesi Riserva Villa Bucci Docg donerà sali minerali, miele, vaniglia, albicocca e erbe di campo condite da una salinità, che sopravvive alla tipica mandorla tostata finale. Pochi chilometri verso l'interno, fino a Barbara, tra il Misa e il Nevola, per incontrare la matematica follia e le bottiglie di Stefano Antonucci, viticultore dadaista. Anche a CasalFarneto, azienda di Serra dè Conti della famiglia Togni, c'è aria di festa. La cantina compie vent'anni e la ricorrenza sarà festeggiata con buffet e torta. La riva destra del fiume Esino si riconosce nei castelli di Cupramontana, Staffolo, Castelbellino, Monte Roberto, San Paolo, Apiro e Cingoli, crinali di argilla dura delegata a fare vini longevi, come in Francia. Le mete, a Cupramontana, sono Colonnara e l'azienda Vallerosa Bonci della romantica Valentina, che, coadiuvata da Giovanna Tomassoni, vi farà assaggiare i suoi Verdicchio, quali il cru Classico Superiore San Michele, perla di famiglia, e il Brut Millesimato metodo classico. I migranti avranno ospitalità anche a tavola sia domani che domenica, con sottofondo di musica live. A Jesi impossibile non andare ad incontrare l'entusiasta Gianluca Mirizzi di Montecappone, che tra selfie, premi, mostre e burlesque presenterà il suo nuovo spumante.
Risaliamo l'Alta Valle dell'Esino per andare ad esplorare la zona del Verdicchio di Matelica, anch'esso premiato dalla denominazione controllata e garantita. La cantina sociale Belisario a Matelica e la cantina Sant'Isidoro a Corridonia sono pronte a dimostrare la splendida maturazione olfattiva del Verdicchio e della Ribona dei Colli Maceratesi. Si ridiscende verso l'Adriatico, nella zona di produzione del Montepulciano. Tanti i vigneron, con i quali incrociare il bicchiere. Piace ricordare Malacari ad Offagna, i fratelli Mazzoni di Piantate Lunghe a Candia di Ancona, Fattoria Le Terrazze di Antonio Terni a Numana e l'accoglienza global di Silvano Strologo a Camerano. La ditta Gioacchino Garofoli, a Villa Musone, ospiterà a pranzo e a merenda, il cibo di cantina elaborato dallo stellato Errico Recanati, chef del ristorante Andreina di Loreto.
Per sincerarsi dei progressi qualitativi del Sangiovese della Marca ascolana e fermana, si visiti Madonnabruna a Fermo e Le Corti dei Farfensi a Moresco di Fermo, certificata bio. Dopo il Musone, a Ripatransone, l'ospitalità è de Le Caniette e di Cocci Grifoni, per assaggiare le nuove Docg Offida Passerina e Pecorino, e l' Offida Rosso. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico