Ancora sciacalli cinque anni dopo il terremoto: presi in due nella Zona rossa con gli oggetti rubati

Ancora sciacalli cinque anni dopo il terremoto: presi in due nella Zona rossa con gli oggetti rubati
USSITA -– A distanza di cinque anni ancora in azione gli sciacalli del terremoto, a caccia di preziosi e di qualcosa di valore da portare via a chi ha già perso tutto...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

USSITA -– A distanza di cinque anni ancora in azione gli sciacalli del terremoto, a caccia di preziosi e di qualcosa di valore da portare via a chi ha già perso tutto nelle abitazioni in zona rossa, abbandonate con dentro i ricordi di una vita. È quanto accaduto nel pomeriggio di domenica scorsa nella frazione San Placido di Ussita, uno dei comuni maggiormente feriti dal terremoto.

 

È quanto, secondo la ricostruzione dei carabinieri, hanno fatto due italiani, rispettivamente di 40 e di 28 anni, che sono stati fermati, come si diceva, domenica pomeriggio dai militari della Compagnia di Camerino. I due avevano ancora addosso alcuni oggetti che erano stati portati via dalla frazione di Ussita. Dopo aver parcheggiato l’automobile distante, i due si erano introdotti a piedi nell’area rossa. La presenza di quella macchina aveva insospettito i militari del Nucleo Radiomobile che hanno svolto un controllo. I due sono stati individuati, fermati e identificati. Addosso avevano due alari da camino ed un vaso in rame che, dopo le formalità di rito, sono stati restituiti prontamente ai legittimi proprietari. 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico