A processo per le maglie con loghi falsificati: la Juventus si costituisce parte civile

Treia, a processo per le maglie con loghi falsificati: la Juventus si costituisce parte civile
TREIA - Dalla Juventus al Milan, dall’Inter al Real Madrid, dal Manchester City al Bayern Monaco, ma anche Yamaha, Ducati e Lancia. Erano questi i loghi delle prestigiose...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TREIA - Dalla Juventus al Milan, dall’Inter al Real Madrid, dal Manchester City al Bayern Monaco, ma anche Yamaha, Ducati e Lancia. Erano questi i loghi delle prestigiose squadre di calcio italiane e straniere che campeggiavano su gadget e capi di abbigliamento venduti online, finché il produttore/venditore non si è visto piombare nel laboratorio la Guardia di finanza di Venezia. Da quel momento per un treiese di 55 anni, il business è finito. 


LEGGI ANCHE:
Porto Recanati, Nike, Adidas e altri grandi marchi taroccati: maxi sequestro

Ancona, marchi taroccati e prodotti pericolosi: maxi sequestro Finanza


Poco dopo è invece iniziato il procedimento penale nei suoi confronti e ieri, a distanza di tre anni dai fatti, è iniziato il processo di primo grado davanti al giudice Federico Simonelli e al pubblico ministero Stefano Lanari. L’accusa, nei confronti del treiese – che è difeso dall’avvocato Mauro Chiariotti – è di contraffazione o alterazione dei marchi dei prodotti industriali aggravata. Ieri mattina si è costituita parte civile anche la Juventus Fc spa tramite l’avvocato Giuseppe Zanalda del foro di Torino. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico