Stroncato dal Covid, muore a 81 anni don Giuseppe Branchesi

Stroncato dal Covid, muore a 81 anni don Giuseppe Branchesi
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TREIA - La scoperta della positività al Covid 19, l’aggravarsi dei sintomi ed il ricovero. Un mese di alti e bassi che avevano lasciato aperta la porta della speranza. Ieri don Giuseppe Branchesi non ce l’ha più fatta a rispondere alle complicazioni e alle crisi prodotte dal virus. Il tempo di percepire la preghiera del mattino del cappellano dell’ospedale e si è spento a 81 anni in uno dei letti del reparto di Rianimazione di Civitanova. Un mese di battaglie, di preghiere di una intera comunità, poi l’ultimo saluto. 


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Il vicesindaco di Treia David Buschittari ha osservato: «Don Peppe è stato in questi anni un esempio per tutti. Dai corsi di cristianità, alla fondazione del circolo “Giovanni XXIII” al Duomo di Treia, dal giornale “Orizzonti treiesi” ai campi scuola per i giovani della parrocchia e a quelli della Caritas a San Lorenzo di Treia, fino ai gemellaggi del comune con Irlanda, Germania, Bulgaria, Repubblica Ceca e Polonia (portati avanti dal cognato il prof. Giovanni Soldini, assessore ai servizi sociali del comune dal 1995 al 2012, purtroppo scomparso nel 2016); una rete di relazioni da nord a sud con i Polentari d’Italia, il vero modo per essere un prete tra la gente. Ha sempre perseguito l’obiettivo di comunicare anche con chi era lontano dalla chiesa: con il gioco, lo sport e la polenta, offrendo amicizia che era anche esperienza di fede. Con l’opera “I Polentari d’Italia” ha fatto conoscere Treia in tutta la penisola; 44 sono state le edizioni della celebre sagra della polenta di settembre, ormai evento clou dell’inizio d’autunno per l’intera provincia. Consulente regionale della Coldiretti, fondò la squadra di volley a Treia a metà degli anni 60 all’oratorio, insegnante di religione a Ragioneria a Macerata, l’amicizia storica con il Cardinal Ersilio Tonini, sacerdote da 58 anni, 81 d’età con lo spirito di un teenager: con don Peppe se ne va una figura insostituibile per Santa Maria in Selva, Treia e una intera provincia. Un grande abbraccio a Maria Pia, a tutti i familiari, ai parrocchiani di Santa Maria in Selva e Camporota e ai “suoi” polentari di Santa Maria in Selva, Treia e di tutta Italia». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico