SEFRO - Grave incidente a Sefro, nell'area dove da giorni di tiene un rave party non autorizzato. Un vecchio camper è piombato su un tenda canadese su cui dormivano due...
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Rave party, domani si sgombera. O almeno così dovrebbe essere. Gli organizzatori del raduno illegale che nei giorni a cavallo di Ferragosto hanno scosso la serafica quotidianità di chi vive tra Sefro, Pioraco e Fiuminata avrebbero assicurato (il condizionale è d’obbligo dal momento che nei giorni scorsi si parlava del 23 come data ultima) che domani sera smonteranno i palchi e toglieranno le casse, poi da lunedì tutti i partecipanti inizieranno a defluire. La tensione, dunque sembra iniziare a scendere.
Si sono invece concluse le ore di profonda apprensione vissute dai genitori di alcuni dei partecipanti al rave che non erano riusciti a mettersi in contatto con i propri figli. Quattro famiglie, due toscane, una abruzzese e una laziale, che dall’inizio della festa non autorizzata hanno vissuto ore drammatiche. I genitori sapevano che i loro figli - quattro ragazzi tra i 20 e i 26 anni - avevano raggiunto le Marche per partecipare al rave, ma da quel momento avevano perso ogni contatto con loro. Alla fine si sono rivolti ai carabinieri che sono saliti sul monte Vermenone in cerca dei quattro “scomparsi”. Li hanno trovati più o meno facilmente, tutti sotto effetto di qualche sostanza. Due di loro si sono giustificati dicendo che avevano il telefonino spento, uno invece, nella confusione, lo aveva perso. Tutti e tre sono stati messi in contatto con i rispettivi genitori per tranquillizzarli. Per quanto riguarda il quarto ragazzo, un giovane di Viterbo, ieri mattina è stato accompagnato in ospedale per disintossicarsi e i genitori lo hanno raggiunto e lo hanno riportato a casa.
Chi ha organizzato il rave party, ha comunque pensato anche a predisporre un presidio sanitario. È stata infatti allestita una tensostruttura con medici e infermieri, tre infermieri e due medici per la precisione, tutti volontari che hanno prestato i primi soccorsi a chi ne ha avuto necessità. Per i casi più gravi, in questi giorni, è stata chiamata l’ambulanza e i sanitari volontari (anche loro tutti giovani) hanno accompagnato i ragazzi fino ai mezzi del 118 per consentire il trasporto al pronto soccorso. Da giovedì notte qualcuno ha deciso di lasciare il rave e tornare a casa. Un deflusso proseguito alla spicciolata anche ieri quando solo nella mattinata circa 40 mezzi sono andati via. L’esodo più importante è comunque previsto per lunedì.
Musica trance e tecno sparata ad alto rumore, una distesa di auto, camper e caravan, tende sulla spianata sopra la pineta di Monte Vermenone è diventato una piccola capitale del divertimento alternativo. È in questo incantevole scenario che si sono dati appuntamento da tutta Europa tanti appassionati di rave party. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico