S. Angelo in Pontano, due comunità in lutto per la morte di Renato

Renato Grasselli
SANT’ANGELO IN PONTANO - Si uccide sparandosi un colpo di fucile al mento. Renato Grasselli aveva solo trentotto anni, era un operaio e viveva con la famiglia a...

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SANT’ANGELO IN PONTANO - Si uccide sparandosi un colpo di fucile al mento. Renato Grasselli aveva solo trentotto anni, era un operaio e viveva con la famiglia a Sant’Angelo in Pontano. La tragedia si è consumata l’altra notte in un campo, in contrada Appezzana di Sant’Angelo in Pontano, poco lontano dall’abitazione della vittima. Il giovane è stato ritrovato senza vita ieri mattina poco prima di mezzogiorno da un vicino di casa.

Venerdì sera, dopo cena, il trentottenne è uscito da casa per fare un giro in moto. Dopo qualche ora è rientrato ed ha parcheggiato il mezzo vicino la sua abitazione. E’ entrato nel garage, ha preso il fucile del padre regolarmente tenuto e si è incamminato verso il campo con ancora in testa il casco. E quando era abbastanza lontano da casa si è fermato e si è sparato un colpo di fucile al mento che si è rivelato fatale. Renato Grasselli è morto sul colpo. Il decesso dovrebbe risalire all’una di ieri. Difficile capire che cosa abbia indotto Grasselli a mettere in atto il suo intento. A ritrovare il corpo del trentottenne, ieri mattina, è stato un vicino, che ha subito chiamato il 118. Il medico dell’emergenza, però non ha potuto far altro che constatare la morte, risalente a qualche ora prima. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri di Loro Piceno e quelli di Tolentino per far luce sulle cause che hanno causato la tragedia e sulla sua dinamica.

La salma è stata poi trasportata all’obitorio dell’ospedale di Macerata. Renato Grasseli lascia il padre Raimondo, agricoltore, la madre Maria Giacinta Salvucci, il fratello Loreto che vive con la famiglia a Colmurano. I funerali sono stati fissati per oggi alle 16.30 nella chiesa di San Lorenzo a Borgo San Lorenzo di Loro Piceno e molti saranno a dargli l’ultimo saluto.


La notizia della scomparsa del giovane si è sparsa velocemente a Sant’Angelo in Pontano dove Renato era molto conosciuto, come del resto a Loro Piceno. «Siamo addolorati per quanto è accaduto - dice il sindaco di Sant’Angelo in Pontano, Agostino Cavasassi - siamo vicini alla famiglia. Conoscevo Renato, lo avevo incontrato un po’ di tempo fa a casa sua». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico