San Severino e Recanati tifano Lionel Messi. «Lo aspettiamo qui, sarebbe un onore»

San Severino e Recanati tifano Messi. «Lo aspettiamo qui, sarebbe un onore»
SAN SEVERINO Vista l’assenza dell’Italia, ai Mondiali in Qatar San Severino e Recanati fanno il tifo per l’Argentina. E in particolare a quella che al momento...

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SAN SEVERINO Vista l’assenza dell’Italia, ai Mondiali in Qatar San Severino e Recanati fanno il tifo per l’Argentina. E in particolare a quella che al momento è la star indiscussa dalla competizione: Lionel Messi. È stato lui a portare i biancocelesti in finale a suon di gol e assist. Com’è noto, le origini del fuoriclasse sono maceratesi. Una scoperta che si deve alla minuziosa ricerca portata avanti da Fiorenzo Santini, sociologo dell’emigrazione marchigiana in Argentina.


Nato a Rosario da Jorge Horacio Messi e da Celia Maria Cuccittini, Lionel Messi ha il trisavolo paterno Angelo Messi migrato da Recanati nel 1883, e il trisavolo materno Raniero Coccettini migrato da San Severino nel 1899. È per questo che oggi, dopo le imprese del campione ai Mondiali, le due città maceratesi sognano ancor di più la sua presenza in questa terra. Se infatti Messi è anche cittadino di Recanati - tanto che l’ex sindaco Francesco Fiordomo gli inviò nel 2014 la tessera elettorale -, dal 25 marzo scorso il calciatore è pure cittadino onorario di San Severino. Ma andiamo per ordine. «Quando nel 2001 ho letto che un predestinato del calcio aveva firmato per il Barcellona a 14 anni - racconta Santini - e si chiamava Messi, mi sono detto: è sicuramente marchigiano». È così che è iniziata la sua ricerca tanto che dice di aver avuto due appuntamenti dal padre Jorge, che però sono andati a monte. «Il primo nel 2016, tramite il Barcellona Club, poi nel 2019». Si deve a Santini anche la scoperta delle origini settempedane della mamma. «Sono riuscito a parlare con un cugino di primo grado di Celia Maria. È stato lui a mandarmi un vecchio documento di famiglia che, confrontato con il Comune, ha confermato questa tesi».

 

Cittadinanza onoraria

Grande quindi l’attenzione di Recanati e San Severino per il campione argentino. Il sogno di averlo nelle due città era grande già prima della sua impresa ai Mondiali e ora si è rafforzato. Lo conferma Gabriele Cipolletta che ha messo in contatto Santini con gli amministratori settempedani per concedere a Messi la cittadinanza onoraria. «Lo aspettiamo da tempo - dice - ora ancora di più. Sarebbe un grande onore». Anche Fiordomo ricorda con soddisfazione la vicenda Messi. «Le sue origini mi incuriosirono tanti anni fa da giornalista. Quando il babbo venne a Recanati per cercare informazioni e documenti, se ne parlò in tutta Italia. La storia dei bisnonni del campione dell’Argentina è la stessa di migliaia di famiglie di Recanati e del territorio. Da sindaco ho provato a prendere contatti con l’aiuto di Leandro Messi, il nostro arista dei presepi e con Fiorenzo Santini. Non si sono mai create le condizioni per un incontro con Lionel. Penso che questo sia un piccolo sogno, una storia bella da raccontare, che fa parlare di Recanati e delle Marche e che ci fa riflettere sull’emigrazione e sul fatto che siamo cittadini del mondo. Come è bella la storia di Cheddira, marocchino nato a Loreto, studente al Liceo di Recanati e lanciato dalla Sangiustese fino ad arrivare ai Mondiali». Ma non sono gli unici: «Anche l’allenatore Lionel Scaloni - dice Santini - è sicuramente della provincia di Ascoli. Sto solo cercando di capire quale sia la città precisa».

 

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Corriere Adriatico