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SAN SEVERINO In preda a un raptus il 56enne Michele Quadraroli uccise la madre 84enne Maria Bianchi salendole addosso e soffocandola comprimendole col proprio peso il torace e l’addome, poi si sarebbe accanito sul volto con un paio di forbici. Ormai morta, avrebbe provato a darle fuoco ma senza riuscirci, bruciandole solo alcune ciocche di capelli. È la ricostruzione del delitto del 27 novembre scorso effettuata sulla base dei risultati dell’autopsia depositata in questi giorni dal medico legale Antonio Tombolini. Il professionista su incarico del pubblico ministero Vincenzo Carusi effettuò l’esame irripetibile poco dopo l’omicidio e di recente ha concluso le ultime analisi di laboratorio depositando i risultati della consulenza. Ora il pubblico ministero ha chiesto al gip che il 56enne, attualmente recluso al carcere di Ascoli, venga sottoposto a perizia psichiatrica.
L’omicidio di Maria Bianchi, l’anziana settempedana che gestiva il bar sotto casa in via Raffello Sanzio insieme al figlio 56enne, scosse l’intera comunità, sia per l’efferatezza del delitto sia perché madre e figlio, proprio per via dell’attività commerciale, erano molto conosciuti.
Corriere Adriatico